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Topic: Musica Indiana
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margie
Junior Member
Member # 3004
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posted 14. Ottobre 2003 13:27
quote: Originally posted by yasodanandana: quello che dico io e' che esistono i raga del mattino/pomeriggio/sera anche li'.... (a seconda dei guna sattva, rajas, tamas).. poi, i concerti li fanno quando gli pare
Anche lì dove? Nel sud dell'India? Beh, certo, se seguono il sistema Indostano, ma quello Carnatico no. In ogni modo se mi citi la tua fonte a tale affermazione mi informo volentieri...Comunque la tradizione è molto importante nel sistema classico indiano e raramente un raga mattutino viene suonato la sera, dicevo che la tendenza occidentale di proporre un concerto la sera ha variato anche alcune regole tradizionali. L'associazione con gli stati d'animo suscitati da un raga invece non c'entra molto coi guna (ma ti piacciono proprio tanto eh? ), ma con la antica classificazione familiare secondo cui ogni raga ha aspetti femminili, maschili o asessuati e di conseguenza si accorda con dati rasa (disgusto, paura, amore ecc.). Mi scuso con chi ha intravisto nei miei interventi un'attrazione sviscerata per yaso, a me semplicemente interessa l'argomento, non posso però sapere la causa della sua passione per le mie affermazioni monotematiche...
Messaggi: 102 | Data Registrazione: Ott 2003
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patato
Member
Member # 1453
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posted 16. Ottobre 2003 15:28
Se vuoi un testo in italiano c'è il: Musica e strumenti Indiani di A.Manzato. Ad ogni modo il DEUMM che io ho,e che ogni musicista che abbia sete di conoscenza e che desiseri un supporto vasto completo enciclopedico sulla musica,dovrebbe possedere,dice innanzitutto tanto per essere precisi(non per contraddirti) che le scale indiane secondo Bharata (saggio vissuto nel 2° sec. A.C) e non secondo Batkhande che ha riportato e trascritto solamente quanto teorizzato dal primo che per primo teorizzò la teoria musicale indiana, le scale fondamentali sono 3 chiamate rispettivamente dal nome della nota iniziale: sa-grama,ma-grama e ga-gramaOgnuna delle 2 prime grama da origine a 7 gamme secondarie chiamate murchana di 7 suoni ascendenti o discendenti.Le 7 note subiscono inoltre,secondo i vari raga diverse alterazioni (tivra=diesis komal = bemolle) poi ci sono i modi che fin dal tempo di Bharati si chiamavano jati come hai detto tu, ma non sono proprio la stessa cosa dei raga attuali,la cosa infatti eè un pò copmlessa poichè per l'essenza stessa della musica indiana essa è dinamica e soggetta a molte caratteristiche:Comunque per farla brevei Raga sono divisi in due grandi classi gli janaka raga (raga primari) e gli janya raga (raga secondari).I primari vengono a loro volta classificati in 72 tipi differenti (da qui l'eccezione di 72 scale) e sono i 72 Melakarta e mi fermo qui perchè devo scappare a scuola dove insegno, ma se vuoi ti riporto per intero il capitolo del DEUMM,insisto comunque affinchè tu te ne procuri una copia e lo consulti appieno.ciao
Messaggi: 404 | Data Registrazione: Ott 2002
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margie
Junior Member
Member # 3004
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posted 17. Ottobre 2003 10:12
E' logico che la musica classica indiana sia un soggetto complesso. Come hai ben detto tu, tutta la trattatistica indiana riporta classificazioni e teorizzazioni della partica, è quindi CONSEGUENTE alla pratica e cerca di schematizzarla. Chi vuole approfondire il tema deve chiaramente consultare manuali specifici (e direi anche confrontarsi con qualche addetto ai lavori, nonché darsi all'ascolto prolungato e approfondito), ma mi pareva che si chiedesse un'idea generale su quello che è un raga. Le melakarta sono attualmente impiegate solo nel sistema carnatico e questo va specificato (non c'è contraddizione, quello che voglio dire è che la pratica prosegue, la teoria no, quindi non puoi prendermi come spiegazione della realtà musicale indiana classica una classificazione vetusta per alcuni versi). Le jati, invece, sono valide per l'attuale terminologia musicale solo per la classificazione in base al tipo di scala ascendente e disacendente di un raga, nessuno te ne parlerà riferendosi alla classificazione, a meno che non ti faccia la storia della trattatistica indiana da un punto di vista di studioso occidentale. Jati non è un raga ovviamente, ma 'raga' è un termine venuto in uso più recentemente e che ora rimane nella terminologia musicale indiana rispetto a jati.Io credo che chi voglia sapere cosa è un raga prima di appassionarsi all'argomento e avvicinarsi a una teoria più approfondita, verrebbe solo intontito dai numeri delle classificazioni dei trattati indiani. E' inoltre meglio non sottovalutare Bhatkhande, il quale è stato fautore del risveglio della musica classica indiana in epoca moderna. Molti musicisti indiani considerano nelle proprie parole il suo trattato principale in marathi una 'bibbia' (parole loro, non mie),in quanto non ha assolutamente semplicemente riportato le teorie di Bharata, ma ha creato nuove classificazioni attualmente in uso nella musica indostana (sistema di notazione, classificazione in thath ecc.). In quanto all'epoca in cui è vissuto Bharata Muni, gli studi che sono stati condotti (comparando datazioni di altri manuali successivi che lo commentano)forniscono una panoramica molto complessa che fa parere più affidabile considerarla verso il I secolo a. C. Ti ringrazio inoltre per il consiglio di informarmi, ma ciò che tu hai elencato l'ho dovuto per forza studiare, ma fa parte della storia della teoria musicale e non della attuale pratica. Quello che volevo dire è che c'è differenza tra le due e che bisogna sempre tenere presente la distinzione tra sistema indostano e carnatico. Ciao quote: Originally posted by patato: il DEUMM dice innanzitutto tanto per essere precisi(non per contraddirti) che le scale indiane secondo Bharata (saggio vissuto nel 2° sec. A.C) e non secondo Batkhande che ha riportato e trascritto solamente quanto teorizzato dal primo che per primo teorizzò la teoria musicale indiana...
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