di
Jurij Gianluca Ricotti
Anche
la Waldorf si getta nella mischia e propone la personale interpretazione
di uno dei synth più famosi della storia, il classico
sintetizzatore wavetable per VST instruments.
Da quando la Steinberg ha inaugurato la serie con il Model-E
altre ditte come la Native Instruments e la Waldorf hanno aderito
a questa tecnologia progettando i propri sintetizzatori virtuali
e riuscendo appieno nell'intento di emulare quelli reali.
Un pò di storia: PPG Wave 2.V é la risurrezione
del synth che ha raggiunto lo status di cult nel 1982 ed é
adesso disponibile come VST instrument sia per PC che per MAC.
Mentre i sintetizzatori dell'epoca tendevano ad avere oscillatori
che possedevano solo qualche forma d'onda relativamente statica
e convenzionale, come sawtooth, pulse, o triangle waves, il
PPG Wave era il primo sintetizzatore ad utilizzare oscillatori
wavetable digitali e filtri analogici. Ogni oscillatore poteva
usare una delle 32 wavetable. Una wavetable stessa era un insieme
di 64 forme d'onda digitali. Il PPG Wave non ci permetteva solo
di selezionare una di queste forme d'onda in una wavetable;
l'onda in uso era un parametro del sintetizzatore stesso. Modulando
la forma d'onda in uso da una wavetable, con inviluppi e altre
possibilità di modulazione si raggiungeva proprio il
cuore del motore del sintetizzatore PPG. Questo concetto dava
al PPG un "movimento" del suono - un'animazione che poteve essere
tutto da sottile a oltraggiosa - in realtà nessuno avrebbe
contestato il fatto che il suono del PPG fosse unico e immediatamente
identificabile.
Adesso la Waldorf riporta in vita questo suono esclusivo. Come
Plug-in, questo VST instrument guadagna tutti i vantaggi di
essere integrato nell'ambiente di produzione di Cubase VST:
le uscite appaiono direttamente nel VST Mixer, e possono essere
usati effetti ed automazioni. Le tracce Midi sono collegate
con un timing accurato al campione direttamente al motore del
synth senza coinvolgere i capricci di cavi ed interfacce Midi.
La polifonia dipende solamente dal potere della CPU del tuo
computer. Cubase VST permette ad ogni synth di essere usato
fino a 8 volte simultaneamente e ognuno di quei synth é
multitimbrico a 8 canali, lasciandoti spazio più che
sufficiente per la tua immaginazione sonora. Una nuova pagina
grafica offre un semplice editing degli inviluppi, dei generatori
e della sezione filtri.
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Accuratamente
modellato sul PPG Wave 2.3
-
32 Wavetable ognuna con 64 differenti forme d'onda
-
Due oscillatori per voce
-
Filtro passa-basso con controllo di enfasi
-
Interfaccia grafica per generatori di inviluppo e Cutoff/Emphasis
-
Arpeggiotore sincronizzato
-
8 canali multitimbrici
-
Fino a 64 voci per unità (dipendendo solo dal potere
della CPU)
-
Più di 700 suopni pre-programmati inclusi
-
Controllo ed automazione Midi di tutti i parametri in tempo
reale
-
Fino a 8 unità possono essere attive contemporaneamente
(compatibilmente col potere della CPU)
-
Complete sintesi e tutti i settaggi possono essere salvati
con la song (Cubase VST)
-
Rendering del suono su file (Cubase VST)
Prova su strada: La riproposizione VST instruments della Waldorf
ci sembra ottima, ottime le timbriche, unico neo è la
pesantezza in termine di risorse. Infatti una volta aperto il
plug-in il livello della CPU sale vertiginosamente, unica soluzione
è abbassare le voci nella polifonia, ma da qui ad aprirne
8 ce ne passa. Buona la dinamica in uscita e l'editing risulta
molto confortevole, nulla di astruso o per gli addetti ai lavori.
Sicuramente meno complicato di Reaktor. I preset contenuti sono
gli stessi originali del modello Hardware considerando però
che la versione software costa infinitamente meno di quello
reale, infatti all'epoca di uscita del synth il prezzo si aggirava
abbondantemente sopra i 10 milioni e attenzione che stiamo parlando
del 1982. Un acquisto obbligatorio per chi ha bisogno di certe
sonorità sempre a portata di mano.
Jurij Gianluca
Ricotti Web site
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