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Topic: Queste nuove mostruose librerie orchestrali
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AmedeoMinghia
Member
Member # 2434
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posted 16. Febbraio 2004 02:04
E l'ultimo regalo della tecnologia ( o uno degli ultimi) ...Parlo della Vienna e della west coast ecc eccImpressionanti, non c'è che dire, soprattutto la west (o east non ricordo), con la scelta, per ogni suono, di tre posizioni microfoniche in real time... Ma ...c'è sempre un ma, quello che manca, soprattutto nelle versioni soliste degli strumenti, è l'umanità, che forse nessuno potra mai riprodurre, il fatto che uno strumentista suona diverso dall'altro, che fa anche degli errori, magari non proprio degli errori di esecuzione, ma degli errori di interpretazione, dando un colpo d'arco che al posto di essere forte sembra strappare le corde (e qualche volta lo fa veramente)... Il nuovo piano bosendorferdi native instruments, poi è quello che mi ha colpito di meno...Certo niente a che vedere con librerie akai, o gigapiani vari, siamo su un livello ancora superiore... Però c'è una demo in cui si fa un ribattuto (tipo bolero di ravel), e lì crolla la magia (che già non stava in buona salute)...Quando si fa un ribattutto su un piano vero, ogni nota ha un suono diverso dalle altre, perché si colpisce una corda che è già in vibrazione, e si possono uscire note dal suono veramente metallico succedute da note cupe (sempre perchè è un uomo a suonaree la sua mano magari non regge il ribattuto)... Il passo veramente decisivo per me, nel campionamento di strumenti solisti, è introdurre una dimensione Random nella selezione del campione...Chissà forse un domani... Attendo vostri preziosi pareri a riguardo...
Messaggi: 1184 | Data Registrazione: Giu 2003
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yasodanandana
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Member # 1424
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posted 16. Febbraio 2004 03:03
parere?il random e' la cosa piu' semplice da metterci... il fatto e' che semplicemente non ce la fanno, la tastiera elettronica e' uno strumento con la sua dignita', il violino e il pianoforte sono altri strumenti.. la cosa piu' grottesca e' che piu' ci si avvicina e piu' 'sta roba suona falsa.. alla fine, a mio parere, l'uso di questa roba rischia di essere oltre che di dubbio gusto anche antieconomico... e, nei pochi casi in cui l'imitazione riesce, o meglio, quando si riesce a riprodurre lo spirito del suonare il piano o il violino con l'elettronica non e' detto che ci si riesca con l'ultimo ritrovato della tecnica.. personalmente la cosa elettronica che mi sembra abbia interpretato e riprodotto meglio di tutti lo spirito e il feeling di un'orchestrazione sinfonica e' la colonna sonora di arancia meccanica.. tutto MOOG e patch semplicissime... praticamente NEON quindi bisogna cercare, semmai, di riprodurre il feeling dell'esecuzione di uno strumento.. a quel punto il suono e' quasi secondario (tutto a mio stupidissimo parere)
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Bogob
Junior Member
Member # 3321
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posted 16. Febbraio 2004 09:38
Scusate la mia ignoranza, ma io, di provenienza pianistica e soprattutto organistica, non cerco praticamente mai un suono di pianoforte che si avvicini al mio vecchio Ritter (e' un piano tedesco del '12) oppure al Viscount che suono dal mio amico sig. Parroco. Mi sembra una ricerca inutile. Piuttosto mi faccio affascinare dal suono di un ARP Odissey, bello pieno di elettroni.... Vogliamo l'orchestra? Facciamo una partitura, troviamo i musicisti e facciamoli suonare assieme! Forse dico tutto questo perche' non sono ancora buono a programmare un'arrangiamento orchestrale Buon Suono a tutti
Messaggi: 26 | Data Registrazione: Gen 2004
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hen
Member
Member # 1523
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posted 16. Febbraio 2004 12:44
sono, notoriamente, contrario al pre-concetto su questo tipo di campionamenti. Io,imho, li trovo straordinariamente espressivi. Non si può però prescindere dalla conoscenza approfondita delle tecniche e delle caratteristiche degli strumenti che stiamo suonando. Con questa premessa anche il lavoro di editing sarà certamente minore. Ho lavorato tanto sia in situazioni orchestrali vere che "campionate" e posso dirvi che spesso, avere una bella orchestra in sezioni davanti a voi può rendere la vita complicatissima sulle esecuzioni, intonazioni, relativo budget e risultato finale. Personalmente preferisco l'approccio ibrido acustico_campionato. Detto questo dissento su un approccio dogmatico dell'argomento. h
Messaggi: 719 | Data Registrazione: Nov 2002
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Polarity
Member
Member # 132
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posted 16. Febbraio 2004 12:59
Beh, Arancia Meccanica è un capolavoro musicalmente, Carlos giusto? Ce l'ho, ma non ho voglia da andarlo a cercare ora. "La Cosa"... il film è di Carpenter, ma la musica è di Ennio Morricone! "1997, Fuga da NY" invece è tutto di Carpenter... sia regia che musica (aiutato da un collaboratore).Sinceramente neanch'io ho certi pregiudizi nei confronti di imitazioni di strumenti... l'importante è che mi piaccia e mi convinca il suono... è ovvio che è molto difficile (se non impossibili) suonarlo poi come lo suonerebbrero, per esempio, dei pianisti veri con 15 anni di conservatorio alle spalle, o violinisti con altrettanta esperienza. Quando li uso per comporre però ho il pensiero rivolto non tanto a John Williams, Jerry Goldsmith o Danny Elfman e le loro orchestre, che non posso raggiungere, ma più a compositori come Hans Zimmer che ormai lavorano in studio con i campioni orchestrali e all'effetto che mi dà la loro musica quando la sento, un misto di strumenti elettronici e acustici. Ok il pianoforte e altre cose sono reali a volte, non imitazioni... ma l'orchestra è sempre più spesso falsa!
Messaggi: 442 | Data Registrazione: Nov 2001
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lordzoster
Junior Member
Member # 2503
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posted 16. Febbraio 2004 12:59
IHMO, penso che si debba considerarli come strumenti con una loro dignità propria, concepiti per sembrare quanto più simili possibile agli omologhi in legno e corda, ma con una risposta e una vitalità tutta loro. Come quando Wendy Carlos mise i synth a suonare imitando degli strumenti classici, in Arancia Meccanica, in Switched on Bach, in Peter and the Wolf, ecc. Insomma, è un po' come un attore che impersona un personaggio storico: mia nonna direbbe "non aveva quei capelli, me lo ricordo bene io..". Quando ci fu il boom dei synth analogici monofonici o la seconda generazione con i polifonici, ci fu un fiorire di reinterpretazioni di brani classici con strumentazione elettronica, certo sulla falsariga della Carlos, e nacquero dei synth molto orientati a queste produzioni, nel nome (Solina String, String Ensemble, Fugue), nelle patch (guardatevi il manuale dell'Arp Odissey, pieno di Oboe1, Oboe2, Cello...), ma anche negli slogan pubblicitari. Finita quella parentesi imitativa, quei synth sono sopravvissuti, o no? Anzi, mi pare che se la siano cavata molto dignitosamente negli anni. Certo i caratteri che determineranno la sopravvivenza di una libreria EastWest o la validità artistico-musicale di un NI Bosendorfer non saranno i pomelloni o il calore del sound. E forse siamo troppo "dentro" per poterlo dire, ma penso, IMHO, ribadisco, che possano essere utilizzati tranquillamente come sono nati, istantanee di un'orchestra, di microfonazioni particolari ecc. La variabilità? L'umanità? storia vecchia. Quand'anche si riuscisse con le tecnologie a reti neurali o modelli matematici del caos a riprodurre la variabilità del comportamento umano e del musicista in particolare, in quel momento l'avremo già "congelata", suonerà già "fredda", senza "umanità". Meglio lavorare bene di post, mixando una bella tessitura con queste validissime librerie e qualche musicista dal vivo con le sue corde gracchianti e la luna storta. IMHO
Messaggi: 21 | Data Registrazione: Giu 2003
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Stefano Maccarelli
Member
Member # 2816
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posted 16. Febbraio 2004 13:11
infatti...mi sembra un pò "Ovvio" dire ....be se si vuole un suono orchestrale si prende un orchestra... ma non sempre questo é possibile per tutti. Mi sono già scontrato sull'argomento diverse volte... a mio avviso la tecnologia oggi permette di esprimersi musicalmente a 360 gradi... non con la presunzione di emulare alla perfezione un suono o un altro... ma quello che io penso ...é che io compositore mi posso sentire scuramente più gratificato nel sentire un mio brano suonare in un certo modo .... suonare un PIANO GIGA STUDIO..sicuramente non é come suonare un piano acustico reale..ovvio... ma decisamente mi trasmette e mi appasiona molto di più rispetto a sunare un piano M1 .... quindi se ho apportunità di fruire di una "sensazione " sonora che la mia sensibilità apprezza e solletica la mia fantasia musicale ben venga... poi poco importa se é uguale o una scarsa imitazione della realtà. fatto sta che ho provato queste librerie....e devo dire che stiamo davvero di fronte a un capolavoro. ed é spagliato fare inutili e scontati confronti con gli strumenti reali....un orchestra e meglio..etc etc fatto sta che quando ho suonato certi preset...ho provato una bella sensazione, la mia ispirazione musicale veniva solleticata.... e questo mi basta. Stefano by MasterTracks
Messaggi: 1783 | Data Registrazione: Set 2003
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PeterPa
Member
Member # 2257
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posted 16. Febbraio 2004 15:50
per me questi suoni sono oro puro. non li uso però per produrre, ma per simulare in studio i trattamenti da fare live. in ogni caso, nel genere musicale ad essi affine, sono fantastici; non ne ho ancora sentito l'esigenza, però non dico che rinuncerei ad usarli aprioristicamente anche in produzione.
Messaggi: 3983 | Data Registrazione: Mag 2003
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Polarity
Member
Member # 132
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posted 16. Febbraio 2004 16:07
Bravo Stefano! Hai scritto cose che penso anch'io. Thanx!
Messaggi: 442 | Data Registrazione: Nov 2001
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antonello
Junior Member
Member # 2043
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posted 16. Febbraio 2004 16:15
sarà sempre impossibile raggiungere l'esecuzione umana... prendete il tanto osannato trilogy... fate una sequenza di basso col più veritiero suono che ci trovate e dategli quelli accorgimenti di velocity necessari... sembra sempre un giocattolo!! e i legati o glissati? come gli eseguiamo?ci sono alcuni glissati preimpostati ma non suonano mai alla giusta maniera e si sente che stanno appiccicati a sputo.. figuriamoci riprodurre l'anima di un solo di violino con tanto di vibrato,intensità etc... secondo me la vera manna dal cielo,la vera fortuna che dovrebbe accendere le nostre fantasie e creatività musicali assopite,è il pensare che abbiamo in mano qualcosa che ai più grandi di tutti i tempi è mancata: la possibilità di poter far suonare molteplici strumenti in sequenza e sentire subito le nostre idee con suoni virtuali che si avvicinano spaventosamente al reale,senza dover attendere che un giorno qualche orchestra suoni i tuoi brani; poter comporre per un orchestra o una rock band o quel che si vuole,senza saper scrivere una virgola di musica,o essere un batterista che non sa neanche come si impugnano le bacchette ma nella propria mente ha ben precisa l'idea di come lo strumento dovrebbe suonare... questo è grandioso... mi fa venire i brividi pensare a cosa avrebbe potuto fare un Mozart con tanta tecnologia a disposizione.... FORSE PROPRIO NULLA!!
Messaggi: 239 | Data Registrazione: Mar 2003
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 16. Febbraio 2004 17:41
quote: Originally posted by hen:
Detto questo dissento su un approccio dogmatico dell'argomento. h
che e' quello che propongono i produttori e gli utilizzatori di queste imitazioni.. "compratemi e usatemi... sono un pianoforte vero.. sostituisco quello di ferro e di legno"
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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