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» I Forum di Cubase.it, il sito italiano su Cubase, Audio, MIDI e Home Recording   » Hardware   » Materiale da Studio   » spostare lo studio (Page 1)

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Autore Topic: spostare lo studio
fabietto
Junior Member
Member # 736

 - posted 08. Novembre 2004 09:43      Profile for fabietto   Email fabietto         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
ciao a tutti..quali sono le prime cose da fare se uno vuole spostare lo studio? A parte spostare l'attrezzatura intendo..non so verificare la linea elettrica..ecc ecc, ed inoltre ho bisogno di sapere di ditte che fanno mobili per studi ed insonorizzazioni..
insomma se qualcuno lo avesse gia fatto ho bisogno di consigli tenendo conto che devo spostare 2 mixer yamaha 02 e una 20 di sint ed apparecchiature, inoltre sposterei il tutto in una mansarda con parque e tetto non orizzontale ma ad abaino...
grazie a tutti
fabio

Messaggi: 21 | Data Registrazione: Gen 2002  |  IP: Logged
ULODIN
Member
Member # 160

 - posted 08. Novembre 2004 13:01      Profile for ULODIN   Email ULODIN         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
per quanto riguarda la linea elettrica io verificherei subito se le luci possano stare su una fase differente da quella in cui collegheresti le apparecchiature audio; diversamente avresti ronze non volute....

Attento anche all'impianto di condizionamento che sia ben isolato per non avere rumori indesiderati sia in regia che in sala ripresa....


Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001  |  IP: Logged
ecofader
Member
Member # 3080

 - posted 09. Novembre 2004 07:57      Profile for ecofader   Email ecofader         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Le luci non possono stare su una linea differente perchè gli impianti civili non sono trifase, ovvero tre linee indipendenti, quindi avendo solo fase e neutro le lampade sono collegate sullo stesso circuito. Se avessi problemi di ronzii una soluzione è mettere un condizionatore di rete, ovvero uno stabilizzatore che va collegato tra la presa di corrente della casa e il resto dell'impianto, questo tramite processi di trasformazione verifica che l'onda sinusoidale sia priva di reepol. I mobili in legno per gli studi esistono ma costano un botto di soldi. io ti consiglierei una struttura a cavalletto montabile con tutte le staffe per avvitare le i tuoi expanders, due sono le ditte leader in costruzioni di queste apparecchiature, la proel e la mpm.
Messaggi: 425 | Data Registrazione: Nov 2003  |  IP: Logged
ULODIN
Member
Member # 160

 - posted 09. Novembre 2004 08:03      Profile for ULODIN   Email ULODIN         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
eco, ma tu per civili intendi "privati"? nei locali pubblici ci sono 3 fasi, è differente per gli "appartamenti"?
Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001  |  IP: Logged
fabietto
Junior Member
Member # 736

 - posted 09. Novembre 2004 08:27      Profile for fabietto   Email fabietto         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
un altra cosa... siccome do ho lo studio ora tutte le volte spengo e accendo il generale, (che non so neanche se e' una buona cosa con le macchine accese)... ma voi accendete e spegnete sempre tutte le macchine??? alcune macchine non hanno il tasto on-off oppure lo hanno dietro come alcuni modulari...un po scomodo se dovessi spegnerli tutti uno ad uno.. inoltre bastano i 3,5 kw della linea tradizionale secondo voi?
grazie
esiste un metodo o una procedura da fare prima per vedere se ci sono ronzii? o lo si scopre solo dopo?

Messaggi: 21 | Data Registrazione: Gen 2002  |  IP: Logged
ULODIN
Member
Member # 160

 - posted 09. Novembre 2004 08:50      Profile for ULODIN   Email ULODIN         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
c'è un dispositivo simile al classico quadretto elettrico coi differenziali di cui non ricordo il nome che serve appunto a poter tenere tutto acceso e controllare spegnimenti/accensioni. Un elettricista te lo sa dire sicuramente....

Comunque non è proprio un differenziale, ha un altro nome (tipo sezionatore o qualcosa del genere...) forse ecofader lo sa.....

Io comunque non spengo mai niente, sia roba digitale sia roba analogica, mi han detto che un circuito elettronico soffre di più cambi di stato on-off piuttosto che rimanere sempre su on.....e voglio fidarmi......


Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001  |  IP: Logged
L.Rizzi
Junior Member
Member # 2155

 - posted 09. Novembre 2004 12:05      Profile for L.Rizzi   Email L.Rizzi         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
E' vero che l'accensione/spegnimento sono momenti delicati per le apparecchiature.

Prima di spostarti dovresti valutare se hai bisogno di aria condizionata, capire che livello di insonorizzazione e correzione acustica necessiti e farla installare prima di sportare gli strumenti.

In questa fase sarebbe meglio farti aiutare da un consulente acustico, io lo faccio di mestiere, ma se vai da un altro non mi offendo
Ti rimando all'azienda per cui collaboro http://www.s-m.it per vedere alcune cose che si possono fare.

In bocca al lupo,

ingR


Messaggi: 128 | Data Registrazione: Apr 2003  |  IP: Logged
ecofader
Member
Member # 3080

 - posted 09. Novembre 2004 19:03      Profile for ecofader   Email ecofader         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Gli impianti civili sono formati da due soli fili, la fase ( 220V ) ed il neutro ( 0V - neutro ). Su questo tipo di impianto tutto ciò che vi è collegato, fa parte dello stesso circuito, quindi se avete collegato ga qualche parte della vostra casa, lampade al neon oppure variatori di luminosità potrà capitare che nel vostro studio sentirete dei disturbi, rumori di fondo, e ronzii di alternata. Per evitare questo fenomeno chiamato ( corrente parassita ) esistono degli stabilizzatori di corrente. Sono costituiti da un trasformatore di isolamento dove l'ingresso è 220 e anche l'uscita è 220 ma... questo trasformatore ha il compito di isolarvi da tutto il resto dell'impianto. ES, se io ho una lampada al neon che mi crea una corrente parassita ed ho un disturbo nello studio, questo trasformatore mi consente di ricevere questi disturbi sul suo ingresso, ma dalla sua uscita mi dà il 220V primo di qualsiasi disturbo e o interferenza, assicurandomi così di essere completamente isolato da interferenze circuitali. Esiste un secondo modello di stabilizzatore, chiamato CONDIZIONATORE DI RETE, questo oltre che assicurare un'isolamento dal resto dell'impianto civile, incorpora un servo controllo elettronico che permette all'utente di avere i 220V stabili pur se l'ingresso oscilla del +-15%. ES, se io sto suonando in un locale e non ho il 220V ma il 200V, sicuramente avrò dei problemi di varia natura, i più riscontrati sono, distorsione armonica dell'impianto audio, blocco del software di lettore midi, e comportamento anomalo di tastiere e o expanders. Questo condizionatore incorpora un circuito elettronico in grado di alzare la tensione in uscita garantendomi indipendentemente dalla tensione primaria il 220V in uscita. ATTENZIONE!!! gli stabilizzatori e condizionatori sono progettati per sopportare potenze determinate, se avreste intenzione di aquistarne uno, sommate l'assorbimento di tutte le vostre macchine ( lo potrete leggere sulla targhetta di collaudo dei vari apparecchi ), ed è caratterizzato dall'unità di misura "A" chewsta per Ampere.
ES, se avete tre expanders ed ognuno vi assorbe una corrente di 0.5A, vuol dire che voi avrete bisogno di uno stabilizzatore da 1.5A.
NB: non tutte le targhette di collaudio esprimono il consumo in "A", alcuni lo esprimono in Watt. Potete ricavare gli Ampere col seguente calcolo:

A = P:V

A= Ampere ( assorbimento )
P= Potenza ( Watt )
V= Volt ( alimentazione )

ES pratico

mettiamo di avere un espander che assorbe 30W con alimentazione a 220V

A = 30:220 = 0.13A

Il vostro expander consumerà 0.13Ampere.

Negli impianti industriali invece le fasi sono 3 e si chiamano R S T "N"

R= 380V
S= 380V
T= 380V
N= 0V ( neutro )

Questo tipo di impianto è il più apprezzato dai service audio-video-luci. in quanto puo oltre che permetterti potenze superiori ai 3.5Kw anche una separazione totale dei collegamenti.
Ovvero, se mi serve un circuito che mi erogni una tensione pari a 380Volt, mi basta collegare la seguenti fasi:

RS oppure ST oppure RT

con queste 3 combinazione io posso ottenere un circuito trifase a 380V

Se invece collego...

RN oppure SN oppure TN
posso ottenere un circuito trifase ma a 220V

Questo tipo di collegamento, RN-SN-TN è utilizzato dai service perchè mi permette di collegare ad esempio, l'impianto audio con le fasi RN, ed ottengo un 220Volt indipendente. Collegare l'impianto luci con le fasi SN ed ottengo l'impianto luci isolato ed indipendente da quello Audio ed infine con le fasi TN ottengo un circuito a 220V dove colleghero tutti gli apparecchi video. Ed anche questo è isolato ed indipendente dal resto.
Insomma ogni fase delle trè viaggia in modo indipendente è non succederà mai che interferenze create da lampade possano risalire all'impianto audio o video.

Se avete la necessità di separare l'impianto ludi da quello audio ma non disponete di una fornitura ENEL trifase potrete crearlo collegando direttamente alla presa di corrente l'impianto luci ed invece collegare l'impianto audio ad un CONDIZIONATORE DI RETE che verrà anch'esso collegato assieme all'impianto luci ma... grazie alle caratteristiche spiegate precedentemente vi isolerà dal resto dell'impianto.

Per quanto riguarda lo spegnimento e la riaccensione dello studio mediante un unico interruttore, io consiglerei di NON FARLO per il semplice motivo che all'atto dell'accensione di qualsiasi strumento si verifica un fenomeno chiamato irrish corrent, ovvero CORRENTE DI SPUNTO. questa assorbe per qualche millisecondo 10 VOLTE LA CORRENTE NOMINALE da quella nominale. Se tutte le macchine dello studio vengono accese contemporaneamente la corrente di spunto può raggiungere una quantità al limite del circuito, causando una caduta di tensione che metterebbe in ginocchio il circuito alimentatore dei vari expanders causandone la bruciatura. Avete mai notato che all'accensione totale del vostro studio le luci di casa per qualche millisecondo si abbassano?? questo fenomeno accade perchè tutte le macchine accese contemporaneamente creano quasto spunto, e per qualche millisecondo all'ingresso dell'alimentato di ogni singola apparecchiatura vengono a mancare dei volt, e di coseguenza può verificarsi che negli alimentatori switching, ovvero esenti di trasformatore ma con circuito di comparazione, si crei una bruciatura allo stadio di stabilizzatore.

PS: Io ho un effetto LEXICON MPX1 ho dovuto cambiare ben 2 volte la cheda di alimentazione per questo motivo. Da quando accendo e spengo tutte le macchine con l'apposito interruttore non ho più riscontrato problemi.

Il discorso non è semplice, però spero di non avervi incasinato le idee, ma al contrario, tolto qualche dubbio. Ciao belli!!!


Messaggi: 425 | Data Registrazione: Nov 2003  |  IP: Logged
ziokiller
Member
Member # 2420

 - posted 09. Novembre 2004 23:27      Profile for ziokiller   Email ziokiller         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
ottima la risposta di ecofader

aggiungerei che il trasformatore 1:1 si chiama anche "Separatore Galvanico" (alcuni fornitori di apparecchiature elettriche lo conoscono con questo nome)

un'ultima cosa: dietro alle apparecchiature è vero che spesso c'è indicato il consumo in Watt piuttosto che in Ampere (o mA) ma bisogna anche vedere se la potenza espressa è relativa alla tensione continua o alternata in ingresso.

I gruppi di continuità o gli stabilizzatori spesso esprimono la loro potenza di erogazione in VA (Volt-Ampere, semplicemente il prodotto di Volt x Ampere).

Per ricavare gli Ampere dalla potenza espressa in Watt di una tensione alternata bisogna dividere per il cosen-fi che se non erro è una costante equivalente a 1,41 (ecofader, correggimi se sbaglio).

Lo dico perché una volta, non tenendo conto di quanto detto, ho fatto saltare il fusibile di un UPS e non mi rendevo conto del perché finquando non ho visto che la potenza era espressa in VA e non in Watt!! (la targhetta di collaudo fra l'altro non era tanto chiara....)

Guido.


Messaggi: 1133 | Data Registrazione: Giu 2003  |  IP: Logged
ecofader
Member
Member # 3080

 - posted 09. Novembre 2004 23:53      Profile for ecofader   Email ecofader         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Ciao Guido.. grazie per la considerazione

Hai ragione su tutto, il cosf però viene solo calcolato nei carichi induttivi-capacitivi, come nei motori, e dovrebbe essere 0.81. Ma su questo ho dei dubbi la scuola purtroppo è lontana ( 15 anni fà ). E le tabelle non me le ricordo.

Questa è una ditta leader nella progettazione e costruzione di apparecchi stabilizzatori e gruppi di continuità
http://www.ideomat.com/


Messaggi: 425 | Data Registrazione: Nov 2003  |  IP: Logged
ULODIN
Member
Member # 160

 - posted 10. Novembre 2004 01:42      Profile for ULODIN   Email ULODIN         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
eco, zio, intanto grazie per le considerazioni.

Lette, carpite, copiate ed incollate su di un bel file di testo.....

Alla luce dei fatti allora la situazione di un elettricista si sta mettendo male: io lavoro in un locale in cui curo la parte audio che ha accumulato "generazioni" di imperfezioni, cambiamenti "on the fly" e lavoretti superficiali che sto ereditando adesso io....

Da un po di tempo a questa parte la società che ha in mano questo locale ha assoldato tale elettricista, che appunto da un annetto svolge lavoretti di manutenzione elettrica su questa o quell'altra cosa, compresa la parte dell'impianto audio.

Di soldi, questo tizio, se ne fa un sacco e una sporta con questo locale, con tutte le magagne che ci sono.

Il problema è che poco tempo fa gli ho fatto notare una bella ronza, particolarmente accentuata con l'impianto luci acceso, presente su tutta la catena audio, sia monitor (attivi), sia PA (passivi).

La sua sentenza fu che era palesemente derivante dal fatto che luci e audio erano alimentati dalla stessa linea ed era quindi necessario CAMBIARE FASE......

Conoscendo il discorso della trifase ho bellamente annuito alla sua risposta; ma a sto punto mi vien da pensare che, da grande professionista quale è, ha intravisto la gallina dalle uova d'oro e se ne vuole approfittare....che ne dite?

Domanda:
non c'è possibilità che l'ingegnere (ai tempi della progettazione del locale) progettando l'impianto elettrico abbia previsto una distribuzione trifase per un locale?

Che avrà un assorbimento spaventoso in quanto c'è: cucina, una decina di frigo, 3000W di PA (ma non penso sia il carico maggiore), una regia audio PA/palco e un bel po di luci tra par e scanner?

Non è possibile per legge?

Perchè ripeto che quel professionista mi ha detto che (SE PAGATO) divide la parte audio da quella luci su DUE FASI differenti.....

Ditemi la vostra!


Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001  |  IP: Logged
ecofader
Member
Member # 3080

 - posted 10. Novembre 2004 07:57      Profile for ecofader   Email ecofader         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Predisporre il trifase è impossibile ( costa troppo ) sia per l'impianto elettrico che per la richiesta ed allacciamento ENEL. Io ti consiglio di guardare il sito che ti ho linkato e prendere in considerazione la seconda soluzione.. ovvero,

Collegare l'impianto luci direttamente al 220 ENEL e filtrare con un CONDIZIONATORE DI RETE l'alimentazione per l'impianto audio.

Il condizionatore GE102 della IDEOMAT l'ho fatto quotare da loro, e costa esattamente 800 euro + spese di trasporto.

Con questa cifra non solo ti assicuri la separazione dell'impianto ma risparmi un botto di soldi a differenza dell'impianto trifase.

PS manda una e-mail al costruttore, spiega il tuo problema, nel giro di 24h ti rispondono con la soluzione.

Ciao eco!!


Messaggi: 425 | Data Registrazione: Nov 2003  |  IP: Logged
ULODIN
Member
Member # 160

 - posted 10. Novembre 2004 10:56      Profile for ULODIN   Email ULODIN         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Grazie eco, info importantissime!

Sappi che hai messo al muro un elettricista.....


Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001  |  IP: Logged
ecofader
Member
Member # 3080

 - posted 10. Novembre 2004 11:20      Profile for ecofader   Email ecofader         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Anmche se mi occupo di musica ho un diploma di tecnico elettromeccanico e ti posso garantire che in ambito audio-elettronico le nozioni imparate 15 anni fà sono importanti e utili.
Messaggi: 425 | Data Registrazione: Nov 2003  |  IP: Logged
ULODIN
Member
Member # 160

 - posted 10. Novembre 2004 11:28      Profile for ULODIN   Email ULODIN         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
vale anche per me, solo che io ho fatto perito elettronico;ma a scuola da sbarbato facevo veramente tutt'altro.....
Messaggi: 5780 | Data Registrazione: Mar 2001  |  IP: Logged


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