Autore
|
Topic: Qualche domandina teorica e un po' pratica..
|
LucaCubase
Member
Member # 10543
|
posted 31. Agosto 2009 11:30
Di seguito qualche domanda per i più esperti del forum, con la speranza che non mi lancino addosso pomodori (se proprio dovete farlo, lanciatemi anche olio e pepe).
PRIMA DOMANDA:
Che differenza c'è tra usare una banda del multibanda per comprimere un piccolo range di frequenza, e scavare quello stesso range con un eq parametrico? Il primo metodo serve forse a non tagliare troppo il brano, ma solo quando serve?
E qual'è un buon multibanda vst?
SECONDA DOMANDA:
Esiste una specie di tabella standard per i dischi commerciali che dica per esempio: i 60hz non devono mai essere superiori a tot dB! O se non esiste, c'è qualcuno che a furia di analizzare brani in commercio ne ha ricavato un insegnamento in questo senso?
Questo perché non ho un subwoofer né tanto meno una sala sonorizzata per fare il gradasso con le bassissime:D
A tal proposito: un buon analizzatore di spettro che sia chiaro da leggere?
TERZA DOMANDA:
Se faccio piccoli ritocchi sulle frequenze in fase di missaggio, sulle singole tracce, quando poi sul master limito o comprimo la dinamica generale, quanto saranno influenzate quelle piccole modifiche che avevo fatto? Cioè, è meglio fare modifiche di eq alle singole tracce con il comp finale attivo?
QUARTA DOMANDA:
E' possibile che in alcuni bassi (parlo di quelli campionati che si trovano nei vst) devo tagliare molti dB a 111hz perché rimbombano tanto? Sento sempre troppo quella freq lì perché è una frequenza magica:D o perché il mio ambientaccio di ascolto evidenzia quella in particolare?
Amo tanto i bassi, quanto odio non poter monitorare a dovere quel range!!!
Messaggi: 479 | Data Registrazione: Gen 2008
| IP: Logged
|
|
Alex A.
Member
Member # 9930
|
posted 31. Agosto 2009 11:58
RISPOSTE PERSONALI, CHI VUOLE CONTRADDIRE LO FACCIA SENZA INSULTARMI
PRIMA DOMANDA:
In pratica col multibanda imposti le "n" frequenze di crossover in cui il suono viene suddiviso in "n+1" zone le quali puoi controllare + o - come un normale compressore intervenendo in maniera indipendente sui vari range che hai creato. E' + o - un equalizzatore intelligente che interviene oltre la treshold. Un buon VST è OZONE
SECONDA DOMANDA:
IL discorso dei 60 Hz mi sembra non abbia soluzione, dipende sempre dal genere, dalle tracce che hai, dal gusto. Tra l'altro è la frequenza tipica della grancassa e dell'impastato del basso. Generalmente sugli strumenti come chitarre, voci ecc si usa un passa alto sui 100 Hz
un buon analizzatore che a me piace è VOXENGO SPAN
TERZA DOMANDA:
Ti sconsiglio ti tenere acceso un compressore , un eq o un qualsiasi VST sul master. Il mix deve suonare bene senza niente sul canale master. Solo dopo che hai fatto un buon mix puoi passare a comprimere e scasinare. Puoi invece usarlo tenendolo in bypass e attaccarlo ogni tanto per vedere come interviene sulla canzone ma il mixaggio fallo senza niente
QUARTA DOMANDA: I bassi piacciono tanto anche a me, cosi come gli alti e per questo si tende sempre a mixare con il volume a manetta. Sembra sempre che suoni meglio ma è solo l'effetto dell'impasto delle frequenze ad alto volume. Il mix perfetto dovrebbe essere fatto a volume mediobasso. Per mediobasso intendo che devi riuscire a parlare con chi hai di fianco senza urlare. Ad ogni modo come detto prima molti VST son campionati in flat e quindi tu li senti come sono stati registrati, senza comp e eq. E' giusto così, in modo che tu possa intervenire adogni livello. IL fatto che siano ricchi di 80-120 Hz è naturale e allora tu metto un bel filtro passa alti a 120 Hz per eliminare il rimbombo che ti andrebbe ad interferire con Basso e grancassa (che devono essere i padroni)
Messaggi: 1000 | Data Registrazione: Set 2007
| IP: Logged
|
|
c.pusher
Member
Member # 5523
|
posted 31. Agosto 2009 13:58
CHI VUOLE INSULTARE LO FACCIA SENZA CONTRADDIRMI
1) con eq togli db sempre, con un comp togli db quando eccedi.
2) ho sentito dischi jazz avere una profondità di bassi che la tecno sembrava un fischietto a confronto! non credo si possa estrapolare quanto chiedi, per fortuna...
3-4) non mettere nulla sul master e mixa a volumi bassi...anzi prova a metterci un -3db di eq a campana stretta a 111 hz (se non puoi intervenire strutturalmente sull'acustica della stanza).
Messaggi: 3512 | Data Registrazione: Apr 2005
| IP: Logged
|
|
jak666
Junior Member
Member # 10631
|
posted 01. Settembre 2009 13:30
alex, mi permetto di dirti che il passa alto a 100hz non ha alcun senso
1) dipende dalle tracce che hai, alcune voci possono avere colori particolari vicini ai 100
2) la chitarra ha di base come nota piu grave il Mi, che di suo vibra ad 80 hz, in pratica taglieresti deliberatamente, e senza ragione, delle frequenze fondamentali
secondo me l ideale è mettersi "orecchio alla mano" e scoprire le frequenza che infangano lo strumento
nelle chitarre possono essere le frequenze da 250 e 500 hz
nella voce attorno ai 120 e a volte m è capitato di dover scavare anche su 1khz
dipende
Messaggi: 82 | Data Registrazione: Gen 2008
| IP: Logged
|
|
Alex A.
Member
Member # 9930
|
posted 01. Settembre 2009 14:05
SI sono d'accordo, è per questo che non si può generalizzare.
io metto il passa alto per togliere spto un po di rumble e anche perchè preferisco lasciare spazio nei bassi a basso, cassa e qualche strumento tipo hammond.
Per la voce idem e confermo che il taglio sotto i 100 starebbe bene fatto. Sono frequenze quasi sempre inutili e fastidiose, per lo meno per la mia voce che è molto bassa e ricca di
Messaggi: 1000 | Data Registrazione: Set 2007
| IP: Logged
|
|
LucaCubase
Member
Member # 10543
|
posted 03. Settembre 2009 09:56
Grazie per le risposte!
Sto meditando di comprarmi un box prefabbricato sonorizzato e insonorizzato..peccato per gli innumerevoli euro di costo
Messaggi: 479 | Data Registrazione: Gen 2008
| IP: Logged
|
|
|