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Topic: CLASSIFICA CONVERTITORI
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PeterPa
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Member # 2257
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posted 16. Giugno 2003 15:23
non voglio prendere le difese di Yaso, 1° perchè non ne ha bisogno, 2° perchè certe sue affermazioni tipo "e poi 'sta democratizzazione..tutti fanno i dischettini fatti in casa.. ma oggettivamente con la discografia si guadagna molto meno"(scusa Ya' non ho riportato tutto l'intervento e non per carognata) mi trovano molto distante per poter proseguire questo discorso. tutta questa premessa maledettamente lunga per dire che : "Il più delle volte è una radiolina che riesce ad emettere un range di frequenza da 100Hz a 101Hz e sfido chiunque a sentire la differenza di una registrazione in uno studio da 5milioni di euro e una con una waveterminal come la mia" infatti se ascolti un pezzo fatto in questo studio ipotetico da 5 milioni di euro, puoi dire che il pezzo in questione non ti piace, oppure se sei educato dici che non è il tuo genere. se invece lo stesso pezzo è fatto in cantina con una waveinitial, magari dici, pur non essendo esperto, che non è registrato bene. marò come son stato complicato!! si è capito ? bho!!
Messaggi: 3983 | Data Registrazione: Mag 2003
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fus|onman
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Member # 1327
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posted 16. Giugno 2003 15:29
certo...vorrei prendere lo stesso brano registrato bene con una scheda da 300 euro e in uno studio VIP e farteli sentire. A quel punto vorrei vedere se dici "questo non è registrato bene" e "quest'altro invece non mi piace" perchè potresti trovarti a dire la prima frase per lo studio serio e la seconda per la schedina.
Messaggi: 1651 | Data Registrazione: Set 2002
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yasodanandana
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Member # 1424
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posted 16. Giugno 2003 15:44
peterPa... forse dipende dal fatto che faccio dischi elettrico/elettronici con poco acustico vero... ma, in tutte le situazioni d'ascolto... riscontro che una voce registrata con la stessa preamplificazione in una m-audio o in una motu o in protools sono semplicemente un po' differentile voci inglesi dell'ultimo disco dei g... sono state fatte con sm57 a casa del mio collega, mixerino a quattro canali behringer, tascam e imac o, ...... nella sala b dello studio con solito computer, interfaccia , un U87 e uno yamaha 02 usato come pre.. portato il tutto poi nella A con i vari protools, neve, lexicon ecc. nessuno (fonico criticone e maniaco di logic e supertecnico australiano) ha fatto una grinza (le altre traccie erano state registrate con audiomedia III, motu 828, m-audio 4, roland scd70 o il minijack del mac)
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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PeterPa
Member
Member # 2257
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posted 16. Giugno 2003 18:48
Fus, non me ne frega niente dei convertitori. Nel senso che è tutto molto chiaro; ho detto le bugie per conoscere la verità, come dice l'antico proverbio.La verità che mi premeva conoscere era quella relativa alla tanto fastidiosa democratizzazione in virtu' della quale i professionisti hanno visto abbassarsi il target. Il fatto che prima c'erano più gruppi che giravano le regioni intere e ci campavano (l'ho fatto anch'io senza camparci e senza sentirmi un ruba-lavoro), non deriva dal fatto che ora ci sono piu' computeristi che fanno i dischettini da 50 copie, ripetendo il diminutivo dispregiativo. esiste una correlazione fra le due cose, certo ma non diretta. ti dispiacerà perchè saprà tanto di new economy, Yaso, ma mi sa' che se vuoi mantenere il target allo stesso livello ti devi fare il culo due volte più di prima (questa è la new economy !!!), lasciando perdere i computeristi che fanno i dischettini da 50 copie, loro non c'entrano nulla e non ti stanno rubando il mestiere, casomai ti stanno dando più stimolo a lavorare meglio. PS: caso mai non si fosse capito, non sono di destra!!
Messaggi: 3983 | Data Registrazione: Mag 2003
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 16. Giugno 2003 19:20
ti sei fatto cosi' tante supposizioni (tutte scavolate e non tratte da mie affermazioni ) su come la penso io che e' una grande fatica risponderti....io vengo dall'ambiente dell'home studio, quindi non mi da nessun fastidio il ragazzino col dischettino (quale io sono) e quel poco che sto facendo nella musica e' proprio quel mondo li' dell'home... portato faticosamente allo scontro col mondo dei "baroni" della musica (un disco trance in "sanscrito" con la EMI, registrato ed editato in casa, per esempio..... alla faccia del baronato e della musica nazionalpopolare) oggi la gente fa i remix prima la gente faceva i complessi poi non ho l'abitudine di prendere posizioni per tirare l'acqua al mio mulino ...... il non democratico l'hai fatto tu dicendo che wave terminal e' un mondo differente da studio vip
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 16. Giugno 2003 19:22
un discorso lontanissimo dal mio modo di fare...... ma new economy e sinistra e' un po' complicato (secondo il significato che hanno queste parole oggi)
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Alo
Junior Member
Member # 2445
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posted 16. Giugno 2003 19:46
Ciao a tutti. Sono un rappresentante della fascia di misicisti "smaneggioni" del pc da cinquanta copie. Francamente mi sembra che nella discussione abbiate saltato un paio di pezzi fondamentali. L'economia sta cambiando, e con essa il mercato discografico, e questo sarebbe solo un bene se solo non ci fossero sempre molte e radicate resistenze al cambiamento. Cambia il mercato ma pare che non vogliamo cambiare noi, perchè legati ai miti del passato. E poi non trovo che il mercato sia più democratico, ma solo imbastardito, e non per motivi artistici o di qualità tecnica del prodotto cd, ma dal cattivo uso che la gente fa della musica, di come si accontenti di veramente poco... quanti fanatici dei led zeppelin non hanno sognato il megaimpianto per il miglio ascolto possibile? oggi la gente si accontenta di miserevoli mp3 su casse per pc... il che frustra abbastanza il lavoro che possiamo mettere alla base delle nostre produzioni, amatoriali o professionali (staus a cui aspiro) che siano.
Messaggi: 6 | Data Registrazione: Giu 2003
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 16. Giugno 2003 20:15
io non riesco a vedere come un bene una situazione dove sento parlare solo di spazi che si chiudono....ovvero.. le majors non vanno bene, la musica fatta nei modi e con i passaggi tradizionali non va bene.... 1)costruiamo anche qualcos'altro... giusto 2)e' bene che schiantino.... rimane solo un ambiente di "mini" iniziative, finalmente, che bello!!..... sbagliato fatto sta che nelle nazioni dove il mercato POP tira di brutto e lavora su proporzioni diverse, anche l'alternativo prospera (britney vende tremilioni, l'alternativo trentamila e fa tre esibizioni la settimana..... in italia il sanremese fa 30.000 e l'alternativo 30 copie e va a fare il commesso ( e dovendo stare meno tempo sulla sua musica, non avendo accesso al mondo degli studi, o degli strumentisti a pagamento o non avendo soldi per comprare equipaggiamenti e tempo per imparare la fa anche peggio.. e non fa manco una serata)) la colpa, come dice Alo e' della minor affezione al suono e alla musica da parte della gente..... altro che new economy
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Alo
Junior Member
Member # 2445
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posted 17. Giugno 2003 09:58
Grazie per il plebiscitale consenso. Anche se, restringendo il campo alla realtà italiana, avrei un paio di cosette da dire. Il nostro fondamentale problema è che viviamo il nostro essere italiani come una punizione o una condizione impermutabile, e questo non è vero. In altri ambiti professionali c'è molta gente disposta a trasferirsi per andare dove c'è più movimento nel proprio ambito professionale, di musicisti disposti a far questo ce ne sono pochi. Francamente, i pochi lavori che ho potuto realizzare li ho realizzati con case straniere, sfruttando contatti presi on line (strumento che stranamente usiamo solo per pezzottare e mai per concretizzare), e non vedo perchè non dovrei trasferirmi a Berlino, dove il mio genere tira parecchio (ed infatti sto prendendo i giusti contatti). Il mercato italaiano langue? Che cuocia nel suo brodo. E senza di me. Il tempo dei grupponi rock di titaniche proporzioni sta tramontando, ok, è triste, ma non c'è bisogno di vendere milioni di copie per vivere (e bene) di musica. Il mercato sta diventando di "nicchia"? Ok, cerchiamoci la nostra.
Messaggi: 6 | Data Registrazione: Giu 2003
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sbj
Junior Member
Member # 2446
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posted 17. Giugno 2003 10:00
Innanzitutto vorrei precisare che dire ad esempio1) motu 2) protools 3) il resto e' come dire tutto e niente , come qualcun altro qui ha fatto notare prima di me. Poi i convertitori di protools sono decisamente scadenti se paragonati ad altri tipo di convertitori della stessa fascia di prezzo, anche perche' i prodotti "protools" vanno dai "consumer" (mi piace chiamarli cosi' anche se loro ritengono che siano sempre comunque prodotto professionali) audiomedia3, mbox, digi001 e digi002 varie (anche se il salto di qualita' della 002 e' decisamente superiore agli altri tre) ai professional (attualmente solo 24|mix e HD) . Gli unici convertitori digidesign che sono veramente al top sono quelli che monta l'interfaccia 192 I/O. La mia classifica e' (Consentitemi di mettere una lista di 8 escludendo i prodotti altamente professionali quali euphonics,mytek,lucid,etc) : 1) Digidesign Protools HD+192 I/O 2) Apogee AD16+DA16 (o AD8000 e gli altri apogee di fascia alta) 3) RME ADI8-DS,PRO,AE (nell' ordine dalla miglior qualita' alla "peggiore") 4) Digidesign Protools 24|mix + 888/24 5) MOTU HD192,24 I/O,1296,896,1224,2408mk3,2408mk2,828 (nell'ordine come sopra) 6) Creamware A16 Ultra 7) Delta1010 (c'e' chi la paragona alle motu... secondo me puo' essere vero paragonata alle motu "peggiori" ma falso se paragonata alle motu "migliori") 8) il resto... Non dimenticate inoltre che la qualita' e la stabilita' della sorgente di master-wordclock puo' fare la differenza nel suono e nella resa sonora di un convertitore D/A(buono)!! SBJ
Messaggi: 46 | Data Registrazione: Giu 2003
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 17. Giugno 2003 12:25
sbj: "Innanzitutto vorrei precisare che dire ad esempio1) motu 2) protools 3) il resto e' come dire tutto e niente , come qualcun altro qui ha fatto notare prima di me." non e' vero che vuol dire tutto e niente, sicuramente ci sono delle differenze di sonorita' e anche di regolarita' della risposta in frequenza o di rapporto segnale rumore, il fatto e' pero' che io vengo da un epoca in cui la differenza fra come registrava un dat da due milioni ed uno da sette lo sentiva anche un bambino delle elementari oggi invece, se uno evita la sound blaster, si sentono si suoni differenti, in alcuni casi le differenze sono eclatanti, ma mai , dalla peggiore m-audio in poi siamo in condizioni di poter dire : "questa registrazione fatta con questa scheda non potra' mai andare in un disco in commercio e si sentira' inequivocabilmente che madonna ha registrato con una che costa 100 volte" mentre, qualche anno fa, oltre ai mixerotti, agli effettozzi e ai microfonazzi, c'era pure il dat (ovvero le conversione analogico digitale) o l'adat (idem con patate) a fare la differenza... tutto qui' tutto cio' da esperienze vissute.. la mia considerazione non e' settaria..... lascio naturalmente spazio agli appassionati "audiofili" che parleranno come te di altre valutazioni... ma ai fini pratici esistono mille tipi di suono "professionale" e ce n'e' uno per ogni tasca.. d'altra parte i riscontri li ho avuti e i confronti li ho subiti.. devo dire che mi sto dicendo le bugie da solo? ciao!!
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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Alo
Junior Member
Member # 2445
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posted 17. Giugno 2003 13:33
Non davo colpe ai musicisti, non in senso stretto. Resta che la situazione discografica italiana è in effetti abbastanza restrittiva, perchè si producono (almeno ad alti livelli) solo certi generi, cosa abbastanza paradossale, perchè, statistiche alla mano, il mercato dei consumatori tende nettamente verso generi anglofili e americani (forse perchè quei mercati producono generi di "nicchia" ovvero per utenti veramente amanti del dato genere, e che spendono due centesimi per comprarsi il disco e non si "accontentano" di sentirli su mtv, che ne dite?). Per tornare al discorso tecnico, per il mio studio privato ho optato per una motu 2408 mk2, il che la dice lunga sulle mie preferenze, ma dubito che esista un "top" assoluto, ma solo una migliore combinazione di attrezzature... il discorso sui convertitori cade un po se, ad es, i suoni nascono in digitale e in digitale vengono registrati, disponendo di ingrerssi e uscite aes\ebu, ad es, e spesso un buon convertitore finisce di rovinare il lavoro di registrazione di una take vocale se non si dispone di ambiente e microfoni adeguati, per cui, per chi può spendere poco, trovo più furbo "adeguare tutta la strumentazione ad uno standard più basso, e che magari per un promo cd da far circolare in attesa di una eventuale registrazione in studio sia preferibile. In ogni caso, il miglior strumento resta sempre l'esperienza e la capacità del tecnico. Ho visto (sentito :-))compiere miracoli con attrezzature da tre soldi.
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