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Autore
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Topic: Procedure di composizione
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spacedementia
Member
Member # 1978
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posted 14. Ottobre 2003 09:46
sinceramente, sarebbe bello far coesistere queste due realtà: il lato emotivo e creativo dell'ispirazione improvvisa, e il successivo dominio sull'idea tramite la conoscenza e l'applicazione medodica...credo servano tutte e due... un'emozione rimane emozione se non si hanno gli strumenti e la forza di incanalarla entro qualcosa di concreto... come la sperimentazione tecnica è arida e fine a se stessa se non c'è comunicazione dietro... qui si parla di etica ed estetica ragazzi...
Messaggi: 844 | Data Registrazione: Feb 2003
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voxbob
Member
Member # 1798
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posted 14. Ottobre 2003 10:03
Io aggiungerei anche il fatto che,se non devi pensare alle bollette da pagare,magari componi come/dove/quando/quanto vuoi.
I Beatles per es. li piazzarono in uno studio (coi tecnici notte e giorno a disposizione) e gli dissero di fare quel che volevano. E loro, un po' per noia un po' per droghe e un po perche'artisti, se so' proprio "sfiziati" inventando modi e suoni, chiedendo l'impossibile ai tecnici e alla produzione,ogni loro capriccio/esigenza veniva esaudita.
Messaggi: 2673 | Data Registrazione: Gen 2003
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AmedeoMinghia
Member
Member # 2434
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posted 14. Ottobre 2003 18:49
quote:
Originally posted by spacedementia:
sinceramente, sarebbe bello far coesistere queste due realtà: il lato emotivo e creativo dell'ispirazione improvvisa, e il successivo dominio sull'idea tramite la conoscenza e l'applicazione medodica...credo servano tutte e due... un'emozione rimane emozione se non si hanno gli strumenti e la forza di incanalarla entro qualcosa di concreto... come la sperimentazione tecnica è arida e fine a se stessa se non c'è comunicazione dietro... qui si parla di etica ed estetica ragazzi...
Sono pienamente d'accordo..Hai espresso in modo perfetto quello che ho sempre pensato, per questo, almeno dalla mia esperienza, mi sono accorto che fare il musicista a tempo pieno, vuoi per la precarietà della situazione,(che indubbiamente c'è a meno che non sei una star o uno come l'editore RAI per cui lavoro che guadagna 300 milioni l'anno di SIAE), a me lasciava meno spazio all'ispirazione di quanto me ne lasci un lavoro come quello che faccio (insegnante di matematica) e che come lavoro mi piace molto.
In più ho visto, nelle mie poche esperienze "professionali", che in ambito professionale difficilmente si cerca di fare qualcosa di veramente ispirato, qualcosa di originale, qualcosa di nuovo, dietro la quale ci sia un messaggio pensato e desideroso di uscire, si cerca sempre di fare qualcosa che "funzioni". La musica è la mia prima e unica passione, suono da quando avevo 6 anni (la bontempi da autodidatta), e sto cercando di ritagliarmi una dimensione nella vita per poterla fare come voglio io, ma come voglio io non vuol dire né che io non mi ponga delle scadenze, né che non la affronti in modo serio e "lavorativo" né che non pensi alla fruibilità della mia musica. Cerco solo di fare esclusivamente canzoni dietro le quali ci sia una reale e profonda ispirazione e di conservare tale ispirazione. Uscito dal liceo pensavo che per fare tutto ciò come volevo io dovessi fare il musicista e basta e ho studiato per esserlo. Poi ho capito che per me (e sottolineo la soggettività della cosa) è meglio fare un lavoro come l'insegnante che ti lascia tempo libero e fare esclusivamente quello che voglio in ambito musicale. Ciò (caro yaso) non è per niente un problema per me. Per rispondere a yaso, ciò non vuol dire:
che il modo in cui ho impostato la vita sia in contraddizione col concetto di lavoro e scadenza e termini e fruibilità della musica. Anzi penso che sotto un successo discografico di valore c'è sempre un momento di ispirazione che esula dal vero e proprio "mestiere" di musicista; faccio un esempio: Mogol ha pensato le parole di "emozioni" mentre era in macchina e si canticchiava nella testa la musica di Battisti, dopo essere stato colpito da un paesaggio. Mentre sono quasi convinto che una canzone scritta solo con "mestiere" non possa andare lontano. Insomma yaso, non voglio vivere la musica come mestiere (cioè voglio suonare, comporre produrre le cose mie), ma ciò non vuol dire che quando suono, compongo, produco (le cose mie) non abbia una mentalità da lavoratore...
Messaggi: 1184 | Data Registrazione: Giu 2003
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 14. Ottobre 2003 19:04
e aggiungo che non c'e' assolutamente contrasto e un mondo entra tranquillamente nell'altro
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 14. Ottobre 2003 19:14
amadeo:
"In più ho visto, nelle mie poche esperienze "professionali", che in ambito professionale difficilmente si cerca di fare qualcosa di veramente ispirato, qualcosa di originale, qualcosa di nuovo, dietro la quale ci sia un messaggio pensato e desideroso di uscire, si cerca sempre di fare qualcosa che "funzioni""
-diciamo che la composizione si fa soprattutto a casa, e li' entrano le motivazioni piu' profonde, poi, insieme ad altri, si usano gerghi anche piu' tecnici.. e "funzionare" non e' una brutta parola, piace molto anche a me, quando smanettando, spippolando e rifacendo il "team" scopre quell'inghippo che porta tutto un po' al di la' del "ci piace" ma quasi oggettivizza.
"FUNZIONA".. poi di oggettivo non gusto non c'e' niente quaindi ci siamo capiti.pero' dietro a quel funziona ci sara' un "funziona per fare i soldi", "funziona per beccare le donne", "funziona per esprimere quello che ho dentro".. a seconda delle persone.. "Poi ho capito che per me (e sottolineo la soggettività della cosa) è meglio fare un lavoro come l'insegnante che ti lascia tempo libero e fare esclusivamente quello che voglio in ambito musicale. Ciò (caro yaso) non è per niente un problema per me. "
(sia chiaro che non disprezzo la tua condizione/posizione... se l'ho dato ad intendere chiedo perdono in ginocchio per essermi espresso male!!!!) "Insomma yaso, non voglio vivere la musica come mestiere (cioè voglio suonare, comporre produrre le cose mie), ma ciò non vuol dire che quando suono, compongo, produco (le cose mie) non abbia una mentalità da lavoratore..."
(infatti...)
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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gio
Member
Member # 829
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posted 14. Ottobre 2003 19:27
"funziona perche' comunica".
il resto e' conseguenza.
Messaggi: 8319 | Data Registrazione: Feb 2002
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