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Topic: Beyerdynamic DT-770 M
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yasodanandana
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Member # 1424
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posted 20. Agosto 2010 17:56
quote: Originally posted by virgifenderstrat79: Rispetto chi fa studiare gli allievi con le cuffie anche se NON condivido molto, se non ad allievi "advanced" la cuffia altera la sonorità naturale , amplifica in modo non sempre utile ed opportuno.. Studiare canto in cuffia significa non udire il suono naturale delle corde, la vibrazione nel petto, l'effetto del suono in base alla posizione del palato. Significa avere tutta un'altra percezione del suono reale.. Gran parte dell'allenamento vocale è fondato sulla respirazione, ascoltare i suoni e i respiri stessi in maniera amplificata può non consentire la giusta percezione della spinta diaframmatica da dare, in altre parole , il mic e la cuffia aiutano troppo .. In ogni caso rispetto la tua posizione , lo studio e la scelta che fai...
condivido
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focus
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Member # 13447
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posted 20. Agosto 2010 17:59
Ti dirò che invece è una cosa che sento come utile, a livello di esercizio nel sentire il brano e nell'esercizio dell'interpretazione. Lo studio tecnico è altra cosa, quello per esempio lo faccio anche senza microfono. Ma credo che a livello interpretativo possa essere utile, soprattutto per chi, come me, non ha la possibilità di tenersi in camera le casse adatte poi certo, lo studio del canto è secondo me una cosa personale, per ognuno c'è una tecnica e un metodo adatto che non sempre è facile trovare
Messaggi: 404 | Data Registrazione: Mar 2010
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virgifenderstrat79
Junior Member
Member # 12205
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posted 20. Agosto 2010 18:31
E' anche giusto ciò che dici. ma riflettiamo.. La cosa piu' difficile nello studio del canto a cui molti danno scasa considerazione è il tipo di suono da emettere, quello giusto ...il nostro suono naturale interiore. Questo suono non esce quasi mai , quest succede perchè l'orecchio tende ad assomigliare ai riferimenti che lo aggradano e alla scala che piu' gli si addice. Chi di noi "cantanti" non ha mai detto , canto stile ........"renga" "eros" o "biondi"... Succede perchè abituiamo il palato ad emettere un suono simile a quello che ascoltiamo nei cd.. ma NON è il suono nostro. Il nostro suono non è nemmeno quello che senti naturalmente, perchè viene da dentro e passa dal petto che fa cassa e dalle orecchie direttamente. Il nostro suono è quello che sentono gli altri. Quando registri una voce o un msg in segreteria ..non ti viene da dire..caspita ma c'ho la voce cosi??? hahaha già..la tua voce è proprio quella che senti, il suono vero è quello che passa tramite nessun canale , filtro o amplificazione di ogni sorta.. Il segreto è scoprire il suono naturale , quello piu genuino che ci appartiene. Poi l'"imitazione" è anche una parte dello studio che serve molto per variare "registro".. Ma viene molto dopo..
Messaggi: 228 | Data Registrazione: Mar 2009
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focus
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Member # 13447
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posted 20. Agosto 2010 18:51
quote: Originally posted by virgifenderstrat79:
La cosa piu' difficile nello studio del canto a cui molti danno scasa considerazione è il tipo di suono da emettere, quello giusto ...il nostro suono naturale interiore. Questo suono non esce quasi mai , quest succede perchè l'orecchio tende ad assomigliare ai riferimenti che lo aggradano e alla scala che piu' gli si addice. Chi di noi "cantanti" non ha mai detto , canto stile ........"renga" "eros" o "biondi"... Succede perchè abituiamo il palato ad emettere un suono simile a quello che ascoltiamo nei cd.. ma NON è il suono nostro. Il nostro suono non è nemmeno quello che senti naturalmente, perchè viene da dentro e passa dal petto che fa cassa e dalle orecchie direttamente. Il nostro suono è quello che sentono gli altri. la tua voce è proprio quella che senti, il suono vero è quello che passa tramite nessun canale , filtro o amplificazione di ogni sorta.. Il segreto è scoprire il suono naturale , quello piu genuino che ci appartiene. Poi l'"imitazione" è anche una parte dello studio che serve molto per variare "registro".. Ma viene molto dopo..
Se ne potrebbe parlare per secoli
E' verissimo ciò che dici. Diciamo che la ricerca del mio suono è stato un problema nei primi anni di studio, ma la mia fortuna è stata quella di avere avuto (e avere tuttora) un ottimo insegnante che passo dopo passo ha saputo portarmi a scoprirlo. Credo che da quel momento in poi arrivi la parte più bella dello studio del canto, ovvero usare il tuo suono per sentire ciò che canti davvero tuo, sentire che un altro non lo canterebbe allo stesso modo. E così ragiono anche quando suono, credo che il discorso sia fondamentalmente lo stesso. Poi per me che sono cantautore l'interpretazione è fondamentale. Chi ascolta deve poter sentire ciò che io sento, vivere ciò che ho vissuto ma credo che questo discorso valga in ogni campo della musica. Chiunque, cantando o suonando che sia, rivela una parte di sè... per questo è bene sapersi ascoltare in ogni salsa
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virgifenderstrat79
Junior Member
Member # 12205
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posted 20. Agosto 2010 20:08
Ma su questo siamo piu' che d'accordo, però non dobbiamo associare il sentimento e di conseguenza l'intepretazione alla purezza del suono libera da ogni vincolo, quella che si acquista con l'allenamento e del diaframma e dell'orecchio. Si parla di cuffia, di migliorare l'ascolto per sviluppare l'interpretazione ed io ho obiettato questa questione. Secondo me la cuffia non aiuta molto in questo senso , io parto dal presupposto che il suono vero è quello che si propaga dalla fonte attaverso l'aria. Se tu sei all'aperto e parli con un amico , LUI sente la tua vera voce, tu non esattamente la stessa giacchè la produci. Il senso che volevo far capire è che il vero suono è quello della fonte libero da ogni ambientazione artificiale di sorta. Mi fa piacere che tu sia avanti con lo studio, ma io ritorno a bomba dicendo che una cuffia esagerata non è l'arma segreta, diverso è il piacere di sentire la corposità, un bel reverbero e tutti espedienti che "ingannano" o abbelliscono la vera fonte.
Messaggi: 228 | Data Registrazione: Mar 2009
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pedreiro
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Member # 10491
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posted 20. Agosto 2010 20:47
mi pare che quello che vuol dire focus, in soldoni, sia : "sento la mia voce bene e conseguentemente mi esprimo meglio". per conto mio questo vuol dire studiare; cercare il suono anche con tutto ciò che serve all'occorrenza (eq., compressori, reverberi ...), farlo rientrare attraverso l'orecchio esterno fino a che non si gode. Allora inizia il divertimento, nel senso che ti esprimerai sicuramente al meglio. Non mi pare si stia parlando di canto lirico dove non essendoci microfoni l'unico feed back del cantante è il diaframma, la gola, l'orecchio e la testa.
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virgifenderstrat79
Junior Member
Member # 12205
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posted 21. Agosto 2010 01:22
Qualcuno abbastanza pratico un giorno disse che lo strumento piu difficile da suonare è la "voce". Proprio perche' la voce non solo ha mille usi diversi ma proprio per la sua versatilità necessita di mille accortezze nelle varie fasi della sua evoluzione. E parlando di evoluzione mi riferisco a chi la scopre, la potenzia e la modella in tutte le sue sfaccettature. Chi imita sceglie di usare una voce non propria, chi canta dovrebbe scoprire la sua e cantare con la sua canna.( fase molto difficile per via dei vizi di imitazione acquisti) Poi da un segnale vocale si possono fare mille timbri artificiali diversi, la voce da donna, persino da bambino, o il cane del vicino che abbaia.. Plug ins vari insegnano ma anche la postura stessa può consentirlo e anche alcuni muscoli come il "muscolo del pianto"nei registri di "maschera" . Adesso abbiamo decentrato un po il discorso e si va discutendo all'infinito in un argomento immenso e denso, partiti dall'utilità della cuffia nel canto siamo arrivati a come ci piace sentire la voce ..va tutto bene ma il "gusto" personale ed accorgersi che la voce è migliore se trattata è come scoprire l'acqua calda Mi piacerebbe riportare il discorso sulla cuffia piuttosto che su " la stufa è mia e la metto sull'albero" Poi l'uso del diaframma è basilare in ogni disciplina canora , incluso il canto moderno, non appartiene come alcuni pensano solo alla lirica.
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pedreiro
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Member # 10491
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posted 21. Agosto 2010 07:37
sarebbe bello che ognuno parlasse per esperienze personali, di regole pseudoteoriche dettate da improbabili insegnanti ne abbiamo i maroni pieni.
io curo la catena del suono che emetto fino all'ultimo dettaglio, ascolto personale compreso. la cuffia per me è un elemento fondamentale, insostituibile; alla pari del pre, dell'eq, del compressore e del riverbero tutti scelti e settati personalmente dopo molti anni di cura e ricerca del suono, ricerca che continua sempre peraltro.
anche quando mi esibisco uso le cuffie che non sono gli auricolarini ma gli stessi padelloni con i quali mi esercito e studio a casa. non sono in grado di insegnare come uso e controllo la voce ma di sicuro non non ho niente da imparare da messieur lapalisse quando dice che l'uso del diaframma è basilare in ogni disciplina canora
Messaggi: 918 | Data Registrazione: Gen 2008
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focus
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Member # 13447
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posted 21. Agosto 2010 09:55
quote: Originally posted by pedreiro: mi pare che quello che vuol dire focus, in soldoni, sia : "sento la mia voce bene e conseguentemente mi esprimo meglio". per conto mio questo vuol dire studiare; cercare il suono anche con tutto ciò che serve all'occorrenza (eq., compressori, reverberi ...), farlo rientrare attraverso l'orecchio esterno fino a che non si gode. Allora inizia il divertimento, nel senso che ti esprimerai sicuramente al meglio. Non mi pare si stia parlando di canto lirico dove non essendoci microfoni l'unico feed back del cantante è il diaframma, la gola, l'orecchio e la testa.
Si, è esattamente questo che intendevo. Cioè, nel canto moderno secondo me il discorso è differente. Cioè, è ovvio che quando canti con un impianto montato all'arena di Verona ti senti meglio e quindi canti meglio di quando canti con la radio della chicco io con un paio di cuffie buone mi sento bene quando canto, e di conseguenza canto meglio (anche se sul palco non uso i padelloni di pedreiro ). Dovrebbe essere slegato propbabilmente come discorso e si dovrebbe poter cantare bene a prescindere da dove ti trovi (ciò che il mio insegnante cerca di farmi capire da secoli), ma è vero anche che, come diceva virgi, la voce è lo strumento più difficile da suonare, e questo proprio perché è maggiormente legata alla psicologia umana. E l'uomo sta sempre meglio dove sta più comodo
Messaggi: 404 | Data Registrazione: Mar 2010
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virgifenderstrat79
Junior Member
Member # 12205
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posted 21. Agosto 2010 11:16
Abbiamo al solito stravolto un discorso e Pedreiro al quale ricordo che si dice Monsieur e non messier, ci mette sempre del suo. Cio' che ho detto io ritengo sia tutt'altro che ovvietà o scontatezza. Io ho fatto un discorso personale e non condivisibile ma pertinente all'utilità della cuffia in ambito canoro, poi il discorso è stato comodamente spostato con la viva partecipazione di "Bastian Contrario". Resta il fatto che l'ignoranza non è mai una scusa bensi' una colpa.(esistono mille modi di studiare canto,a me piace chiamarle discipline canore , a chi non piace le chiamasse come vuole , cosi come mille modi di fare musica, ma alla base c'è sempre il solfeggio e gli spartiti) Ognuno esprime la sua ed io scrivo sempre con rispetto anche nel non concordare a pieno su alcune questioni. NOn ho mai avuto fortuna di seguire le vostre tournées dunque nemmeno mi sono accorto che mettete le cuffie sul palco. E' una mia mancanza e chiedo venia,se venite all'Olimpico alla Capitale sarò tra gli ottantamila. Gradirei che fossero evitate citazioni poco felici. CI tengo a render noto che il Signor Jacques de La Palice ( da cui l'aggettivo LAPALISSIANO) è morto con onore e di lui i francesi hanno molte citazioni di tutto rispetto ta cui questa di Re Carlo VIII:
“Hélas, La Palice est mort,
il est mort devant Pavie;
hélas, s’il n’estoit pas mort
il ferait encore envie”.
Nella traduzione italiana che può essere utile:
“Ahimè, La Palice è morto,
è morto davanti a Pavia;
ahimè, se non fosse morto
farebbe ancora invidia”.
Messaggi: 228 | Data Registrazione: Mar 2009
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focus
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Member # 13447
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posted 21. Agosto 2010 11:55
quote: Originally posted by virgifenderstrat79: Abbiamo al solito stravolto un discorso
già, hai ragione però è stata comunque una conversazione interessante, almeno per me è sempre costruttivo confrontarsi con chi ha opinioni diverse, specie per me visto che comunque voi avete molta più esperienza. Ad ogni modo, tornando in tema, vi farò sapere come sono le cuffie, sperando che arrivino presto
Messaggi: 404 | Data Registrazione: Mar 2010
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virgifenderstrat79
Junior Member
Member # 12205
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posted 21. Agosto 2010 11:58
;-) Siamo tutti sempre in discussione perchè non si finisce mai di imparare.. In bocca al lupo per la cuffia e facci sentire presto qualcosa di tuo. Un salutone
Messaggi: 228 | Data Registrazione: Mar 2009
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pedreiro
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Member # 10491
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posted 21. Agosto 2010 12:02
..... al quale ricordo che si dice Monsieur e non messier ....
ecco ! questa è l'unica cosa comprensibile che hai scritto; tralasciando pure che i concetti ormai conosciuti da tutti possono essere espressi con degli italianismi e che la puntualizzazione sintattica in un discorso oltre che essere inutile è molto stupida.
per tutto il resto ... ... devi essere un poeta ermetico incompreso
Messaggi: 918 | Data Registrazione: Gen 2008
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virgifenderstrat79
Junior Member
Member # 12205
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posted 21. Agosto 2010 12:13
Sono semplicemente uno che in piu' di una occasione corregge i tuoi orrori ortografici. Ti permetti citazioni e riferimenti di cui non conosci il significato,magari le fai per sentito dire, almeno informati come si scrive una certa parola o il nome di una persona illustre che vai scomodando..
Messaggi: 228 | Data Registrazione: Mar 2009
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pedreiro
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Member # 10491
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posted 21. Agosto 2010 17:21
quote: Originally posted by virgifenderstrat79: Sono semplicemente uno che in piu' di una occasione corregge i tuoi orrori ortografici. Ti permetti citazioni e riferimenti di cui non conosci il significato,magari le fai per sentito dire, almeno informati come si scrive una certa parola o il nome di una persona illustre che vai scomodando..
vedo che hai le idee molto chiare, e questo non è poco visto i tempi che corrono.
inoltre devi essere una persona molto umile perchè ti poni degli obbiettivi modesti come quelli, per esempio, di correggere le mie disortografie. mi poni l'angoscioso dubbio se sentirmi più inorgoglito o stupito di tanta attenzione. ad ogni buon conto ti ringrazio dell'aiuto che mi stai dando con le tue precisazioni; ora so cosa vuol dire il termine lapalissiano (si scrive così ?)
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