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Topic: metodi di lavoro
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lorbi
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Member # 409
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posted 25. Luglio 2004 16:26
visto che è domenica: a me capita, anche per lavoro,, di mettere il naso spesso in song aperte di altri....logic/cubase in rewire con reason, Live...e altri SW.... io ho cominciato a fare sto mestiere quando la CPU del computer non sopportava neanche un delay... questo fatto spingeva a mixare dentro il computer in maniera molto simile a come prima si faceva sugli analogici. se tu nel tuo "frigo" avevi 1 riverbero..vedevi di fartelo andare bene per tutto....e con i primi VST era la stessa cosa... ora Reason (analogo del "frigo") può caricare anche 30 campionatori!
ora, mettendo appunto il naso in molte patch aperte di altri..soprattutto tra i 20 e i 25 .anni.mi accorgo sempre più spesso che ci sono ERRORI di mixaggio..che nn sono nel risultato finale (magari il pezzo suona bene) ma proprio nella concezione del routing del segnale, e nel dispendio di energie sciocco e mal pensato.. qui poi scopro che il nuovo Live può metter 20 e più effetti in insert...e solo 4 in send!!! io non so che farmene..nè di 20 insert nè di solo 4 send. forse il modo di mixare è cambiato. io forse ritengo errori..cose che in effetti non lo sono più visto che il computer regge e il pezzo suona. (aggiungo a later che di solito non suona benissimo...) io rimango dell'idea che in tutte le cose..più chiarezza mentale c'è, più chiara è la struttura che ti costruisci e più chiaro sarà il risultato... aaahhhwwwnn torno a guardare il gran premio byezz
lorbi
Messaggi: 3104 | Data Registrazione: Mar 2001
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gio
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Member # 829
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posted 25. Luglio 2004 17:09
quoto lorbi.
Messaggi: 8319 | Data Registrazione: Feb 2002
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lorbi
Member
Member # 409
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posted 26. Luglio 2004 09:53
quote: Originally posted by excurex:
Forse il grande vantaggio della tecnologia e degli attuali software è proprio questo. Un buon orecchio (magari allenato) ti permette di ottenere risultati decenti, senza nessariamente studiare equalizzazioni, pan e compressori.
ma infatti! ma il punto è....oggi...sapere mixare....che vor dì?
qui si fa un gran parlare di scuole per il mixaggio..che cosa si insegna in quelle scuole? ancora a mixare con il minimo dispendio di energie e il massimo dei risultati? oppure no? per me si! però i 20 insert e i 4 sends...confesso..mi hanno spiazzato. lorbi
Messaggi: 3104 | Data Registrazione: Mar 2001
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adcmc
Member
Member # 1527
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posted 26. Luglio 2004 11:59
ma si boh daia me piacerebbe fare così scrivere la parte tutta in vst più audio poi fare un bounce traccia per traccia in audio delle tracce vst e midi poi con solo le tracce audio effettare e mixare (poi mastering) ma chi lo fa? chi nn caccia direttamente i suoi plugin direttamente sul vst? ma nn mettere gli effetti sui vst in fase di stesura è un po' come scrivere in general midi (magari solo col suono di piano) e poi pensare ai suoni... bisogna anche riflettere su che importanza abbia ora il suono nella stesura della musica, soprattutto se lettronica? secondo me il fenomeno davanti a cui si trova lorbi è dovuto al fatto che un suonatore medio (immerso nella sua medietà) agisce pressocchè così: trovo un suono figo con gli effetti correlati, suono, registro la parte, magari il lead, poi faccio il basso, ok cerchiamo il suono di basso effettiamolo ecc per cui tutti gli effetti girano in insert, e se uso i send li uso come insert per una singola traccia, i gruppi si fanno quando c'è troppo casino e nn si riesce più a capire dove si sta andando a parare quindi secondo la mia analisi il fenomeno presentato dal lorbi è dovuto al fatto che mancadall'inizio una visione organica e totale del pezzo che è fatto aggiungendo mattoncini fatti di suoni su suoni e poi manca una certa pazienza di togliere tutti gli insert e posizionare correttamente in send i tipici effetti da send.. evitando per esempio di avere 24 riverberi tutti diversi poi la questione di come mai si usino 20 effetti in insert.. boh, colpa della potenza dle pc, o mancanza di creatività, o incapacità di arrivare direttamente al suono desiderato agendo direttamente sulle componenti della sintesi, oppure che ne so, tentativi fatti a casao, perchè più effetti aggiungo più il suono fa strano ecc ec ecc .. cmq tutti sintomi di una mancanza di visione d'insieme sin dalle fasi iniziali della composizione magari ho detto una serie interminabile di fregnacce, ma potrebbe essere anche così e nella mia mente tutto ci sta (trallalero tralllalà)
Messaggi: 3088 | Data Registrazione: Nov 2002
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daphne
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Member # 1506
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posted 26. Luglio 2004 12:27
esattosecondo me il discorso è simile a quello che ha detto adcmc prima--si suonava un brano,si cercavano suoni ,poi lo si registrava..e già si sapeva come doveva venire. ora--molti partono da un suono sperando nel miracolo degli effetti,dei giochetti computeristici e nei 20 insert e nn hanno idea di come dev'esser la song ma dopotutto nn condanno sto metodo perchè "..non l'ho scelto io ma è dell'espoca in cui vivo"
Messaggi: 3181 | Data Registrazione: Ott 2002
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Magical Mystery Man
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Member # 1658
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posted 26. Luglio 2004 15:21
quote: Originally posted by adcmc: cmq secondo me chi ha un'idea probabilmente più organica è chi viene dalla musica suonata, pre vst, pre cubasio ecc anche perchè prima creavo la canzone... poi registravo i vari strumenti ... e poi con le tracce registrate effettavo e mixavo... forse,.... smentitemi o vegliardi custodi della saggezza sonica!
se può interessare son d'accordo...un pezzo che è già quasi tutto in testa prima di iniziare vien fuori in maniera diversa...non di meglio...ma diverso.... M M M
Messaggi: 4641 | Data Registrazione: Dic 2002
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PeterPa
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Member # 2257
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posted 26. Luglio 2004 19:09
bella questione, azz ! la stavo per perdere.Però a mio parere deve essere analizzata sotto un profilo più generale, altrimenti riprendiamo a parlare di metodi di lavoro più specifici, di C01, schede audio, convertitori A/D, campioni finti e campioni veri, usati da tizio caio e sempronio ................ Ciò di cui parla Lorbi si chiama analfabetismo di ritorno, cioè la perdita di abilità per mancanza di esercizio. E’ un fenomeno collaterale al progresso tecnologico e penalizza la generazione che sta a cavallo della nascita di trasformazioni importanti. Il digitale ha segnato una svolta netta nell’esercizio di attività artigianali, in particolar modo quelle audio e video-grafiche. Detto in modo molto più semplice e per quanto ci riguarda, chi ha iniziato a vario titolo, professionale o amatoriale, con l’analogico ed è costretto per ovvi motivi al digitale, si porta dietro comunque tutta la metodologia insita in questo ambiente comprese le furbizie per superare la ristrettezza del sistema; insomma l’arte di arrangiarsi ha senso e la si impara se ci si debba arrangiare. Ho visto un pezzetto di un servizio dove si parlava di un sussidio economico dato dal governo australiano agli aborigeni a titolo di “risarcimento”; risultato : nessuno lavora e tutti comprano qualsiasi cosa pre-confezionata, cibo compreso. Chi invece per vari motivi, non ultimo quello di natura economica, vede nel digitale odierno la possibilità di fare delle cose impensabili fino a pochi anni prima, proprio perché impensabili appunto, si trova sperduto in un mondo alieno; è come avere a portata di mano un pulman da 80 posti per andare a comprare le sigarette. La speranza è riposta nelle nuovissime generazioni; il progresso tecnologico usato sapientemente e con cognizione di causa porta molto lontano.
Messaggi: 3983 | Data Registrazione: Mag 2003
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lorbi
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Member # 409
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posted 28. Luglio 2004 11:49
in architettura per coprire delle grandi superfici non ci si poensa due volte....copertutre curve e non trave pilastro...massimo risultato cool minimo dell'energia (in questo caso energia=materiale).....le conchiglie e le uova fanno la stessa cosa....in musica è la medesima cosa..nessuno si sogna di avere un'orchestra di 60 elementi e usarne 50.... in mmusica contemporanea spesso invece non è così...perchè fa "colto" avere un pianoforte in scena che viene usato solo come risonatore....bah! scopro che anche in computer music la direzione non esssendo più obbligatoria è una scelta....e ragazzi...parliamone perchè io naturalmente sono portate a pensare che se per ottenere il suono che volevo ho dovuto metter 5 effetti in insert......forse ho sbagliato il suono di partenza.... byezzz
lorbi
Messaggi: 3104 | Data Registrazione: Mar 2001
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dub
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Member # 924
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posted 28. Luglio 2004 12:14
d'accordo con daphne e adcmc sul fatto che con i computer oggi si spera nei miracoli e nei vst. io provengo da un passato di songwriting quindi anche oggi che suono elettronica (organica)quando devo comporre un pezzo e poi registrarlo ho già in mente come dovrebbe suonare, poi è normale che capiti che salti fuori qualcosa di interessante smanettando con i vst, un po come quando con la mia band uscivano cose interessanti da jam sessions.comunque io sono del parere che l'uomo è la colonna portante con tutte le sue imperfezioni ed idee e le macchine sono secondarie. Infatti suono elettronica ma mi piace sempre integrare strumenti reali, specialmente il basso e la chitarra non voglio abbandonare il live feeling. ok vi ho annoiati abbastanza. ;-) peace Marco.
Messaggi: 913 | Data Registrazione: Mar 2002
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RoundpeaR
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Member # 1341
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posted 28. Luglio 2004 18:14
ciao.quoto peterpa. ed aggiungo che nel mio specifico caso (anche perché la storia dei 20 insert l'ho tirata fuori io nel topic di live) non uso Mai 20 insert. ho solo specificato che c'è la possibilità tecnica di usarli. utile o no non entro in merito ad ogni modo, è vero che a volte ne uso molti, il che, mi sembra di capire, è una castroneria sotto l'aspetto "dell'etica del mixaggio". ma il problema, secondo me, è proprio il fatto che la computer music, allo stato attuale, da la possibilità di ottenere buoni (o ottimi, o schifosi) risultati anche essendo analfabeti. è un bene o un male? se io ottengo un sinth che spacca mettendo un suono dello stupidissimo Neon seguito da 50 insert, faccio una castroneria? ma a chi acolta interessa come ho ottenuto quel suono o interessa che quel suono sia bello e potente? personalmente amo molto la cosiddetta "decostruizione" del suono. quindi a volte uso anche 4 o 5 insert appositamente per rovinare il timbro iniziale. e non sono tentativi fatti a caso, ho un'idea di cosa voglio ottenere e la cerco utilizzando un eq, un compressore, un riverbero, un chorus e un bit crasher in insert sulla stessa traccia. anzi dirò di più. io faccio musica elettronica più o meno da quando sono nati i primi vst instruments, quindi non da tanto. queste attività di effettare molto sono nate prorpio dalla limitatezza delle timbriche dei primi vsti. adesso, con un cs80v non serve praticamente niente!! suona già da dio!! quello che voglio dire è che dato per scontato che una buona idea è necessaria per fare una buona canzone, a volte se si usano tanti effetti può essere perché si è sbagliato il suono di partenza, ma può essere anche una precisa scelta tecnica e stilistica, oppure un modo per uscire dai timbri più convenzionali. ciao a tutti Pera
Messaggi: 365 | Data Registrazione: Set 2002
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lorbi
Member
Member # 409
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posted 28. Luglio 2004 19:40
io non credo invece che spippolando a caso...dal Neon venga fuori il supersinth....forse una volta..per caso.... ma il dipendio di energie e tempo è tale che conviene leggere un libro sul trattamento del suono.la pongo in altri termini: io non lavoro più in uno studio di porduzione...però... 5 anni fa se dove lavoravo io arrivava uno (per lavorare) con un riverbero in insert e il MIX dell'effetto a metà...veniva cacciato a pedate.... io non sto parlando della ricerca del suono figo innovativo..ma di Mixare...come mestiere... seguendo il proprio gusto. ora, i venti insert di Live...fanno pensare..in quanto se dentro un SW si danno queste possibilità...secondo me c'è comunque una richiesta in tal senso da èarte dell'utenza...e io non la capisco. ma a me anche il fatto di Mixare nella finestra di arrange con tutte le automazioni del mixer mi stupisce un po'... nessuno imposta più il mixer in modo tale che il pezzo suoni...si fa tutto nell'arrange...ed è tutto un piovere di fade in e fade out....bah!! w la gnocca! lorbi
Messaggi: 3104 | Data Registrazione: Mar 2001
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