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Topic: Essere prodotti discograficamente, possibilità x emergenti !?!?!?
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perry farrell
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Member # 510
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posted 04. Settembre 2006 10:54
Alcune mie considerazioni random, per quel che ho strettamente visto in prima persona, quindi prendete il tutto come opinioni assolutamente non statistiche...Panorama: moolto stretto. Major: uffici italiani lontanissimi da dove si decide qual è la musica. Fichetti che si sentono di "fare il mercato" e invece sono degli impiegati mezzi precari. Comunque bisogna essere dei simpaticoni mezzi ruffiani se ci si vuol lavorare: cioè farti vedere umile, ascoltare con attenzione anche le sparate più insensate, aspettare in anticamera con qualcuno che ti dice nelle orecchie che stai per in contrare dio in persona e tristezze così. Esasperante lentezza in ogni processo: 2 mesi per una recensione, 2 anni prima di fare concerti, e nel frattempo aspettare, aspettare e telefonare... Indie: pochi soldi, mezzi e metodi (zero programmazione, zero verifiche sulle campagne promozionali, futuro alla speraindio) mezzi da dilettanti (purtroppo), molto spesso poche idee e scandalosa somiglianza con la logica delle major: alcuni responsabili delle indie sono contro la diffusione di mp3 in rete. Invio demo: purtroppo bisogna fargli piacere un tutt'uno, cioè fargli vedere-sentire-odorare-valutare che c'è il prodotto, il gruppo la persona, il futuro. Con un cd demo secondo me è impossibile, magari demo più colloquio... ma, alla fine, la migliore pubblicità è "esserci", suonare tanto in giro, avere seguito, allora tutto cambia (è tosta, ma non bisogna scordarci da dove è tutto iniziato: si pubblica perché è naturale dare alle stampe qualcosa che già "fenomeno"). Oppure, ed è la mia idea di futuro, fai "quasi" da solo. Trovi un etichetta con cui vieni a patti: loro poco investimento, tu il tuo tempo e la tua arte. Ti fai carico degli aspetti organizzativi: loro mettono il nome per comunicare con le riviste, trovare un agenzia per i concerti, ecc tu fai il lavoro di segreteria e management di te stesso (telefoni, faxi, mandi sms alle radio quando passa il pezzo..). Cerchi soprattutto un'etichetta flessibile, che però ha voglia veramente di lavorare. Co-finanzi il progetto... è dura ma c'è anche questo. L'importante secondo me è trovare qualcuno sveglio che non ti tenga e non stia fermo. Per me dopo non trovare nessun contatto, la cosa terribile che accade è avere un'etichetta che ti fa marcire d'attese, oppure che promuove un disco e non riesce a coordinarsi per la distribuzione, oppure non ti fa fare concerti, ecc. ah, cosa più importante, in accordo con il grande RA... inboccallupo e controlla di avere un didietro da ippopotamo!!!
Messaggi: 842 | Data Registrazione: Ott 2001
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maudoc
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Member # 3815
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posted 04. Settembre 2006 13:09
Io son fuori dal giro ma ho ancora parecchie conoscenze del giro e ascolto attentamente.Mi pare che il quadretto di Perry corrisponda a quanto sentito io ultimamente. Partendo dal fatto che il mercato strabocca di offerta musicale e c'é un bell'imbuto alla vendita , io credo che un esamino di coscienza sia necessario.Accertato che sono bravo,bello,simpatico,umile,ho un sacco di idee,so praticamente auto produrmi:la musica che faccio ha un suo posto nel mercato? Non ci sono altri 100.000 che fanno qualcosa di simile e magari meglio?. La domanda dovrebbe essere non "perché io no?" ma "perché io sì?"!
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
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perry farrell
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Member # 510
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posted 04. Settembre 2006 16:44
...evvai, sotto con le esperienze! A me BMG-LASERRA/CAROSELLO-UNIVERSAL sembra una discreta zuppa, per restare in tema
Messaggi: 842 | Data Registrazione: Ott 2001
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maudoc
Member
Member # 3815
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posted 04. Settembre 2006 20:54
Non é proprio così glove.Ci sono "fior" di ragionamenti commerciali dietro.Esempio.Arrivano i Beatles,il popolo é affamato della loro musica e allora c'é posto per gli Hollies i Monkees i Turtles ecc. finche c'é saturazione e poi ecco una novità,Led Zeppelin,qualcuno ci crede e osa, e via con i cloni come sopra.La stessa cosa per i nostri artisti locali.All'inizio di un filone "perché non io?" ci sta, ma dopo un pò ci va un "perché pure io?".Poi devi capire che già i discografici vendono poco,se poi devono impegolarsi con generi di nicchia,tanto di cappello, ma devono campare pure loro.Ciò non toglie che una nicchia moltiplicata per X.....
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
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Glove
Junior Member
Member # 6049
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posted 05. Settembre 2006 04:02
quote: Originally posted by maudoc: Non é proprio così glove.Ci sono "fior" di ragionamenti commerciali dietro.Esempio.Arrivano i Beatles,il popolo é affamato della loro musica e allora c'é posto per gli Hollies i Monkees i Turtles ecc. finche c'é saturazione e poi ecco una novità,Led Zeppelin,qualcuno ci crede e osa, e via con i cloni come sopra.La stessa cosa per i nostri artisti locali.All'inizio di un filone "perché non io?" ci sta, ma dopo un pò ci va un "perché pure io?".Poi devi capire che già i discografici vendono poco,se poi devono impegolarsi con generi di nicchia,tanto di cappello, ma devono campare pure loro.Ciò non toglie che una nicchia moltiplicata per X.....
Si si in parte son d accordo con te! comunque (se non ho capito male)tu dici: -''Poi devi capire che già i discografici vendono poco,se poi devono impegolarsi con generi di nicchia,tanto di cappello, ma devono campare pure loro.'' Io non parlavo di generi di nicchia ma di musica commerciale nel senso piu ampio del termine.(io produco musica ''commerciale'' che poi che vuol dire musica commerciale?! forse commerciabile...o ancora meglio...popolare...mmha...) Per quanto riguarda il discorso cloni forse funziona e/o funzionava di piu all estero; in italia mooolto meno. per esempio sai quanti demo ricevono al giorno le case discografiche? Non sarebbe cosi difficile se per il loro mestiere retribuito-pagato andassero i signorini fighetti a scovare qualcosa invece che manca all interno del mercato POP e che fosse appetitoso e fruibile.Solitamente quelli che spaccano sono quelli che prima non c'erano o meglio non c era piu o meno nessuno come loro. Allora la domanda piu appropirata da fare a se stessi dovrebbe essere:'' C'è o non cè attualmente nel panorama discografico un artista che con semplicità e popolarità comunica qualcosa di ''nuovo''? Oppure...: ''un artista come me già c è nel panorama italiano?'' esempio pratico Lunapop 1.300.000 copie vendute col primo album!c'era qualcuno come loro in tutto e per tutto prima?NO! Le vibrazioni?NO Tiziano ferro? No Caparezza?NO QUesti hanno avuto successo meritatamente perchè bravi e perchè non c erano altri(in tutto e per tutto) come loro prima. Per quanto riguarda la domanda ''perchè io si?perchè pure io? Questa è un ottima domanda, ma sai io sono uno che se l è sempre posta questa domanda. Infatti alcune cose sono riuscito a realizzarle discograficamente grazie anche a questo senso di misura, di giusta umiltà (che sarebbe positivo avessimo tutti) Ovviamente non posso parlarti bene dei miei progetti artistici attuali perchè non ha valore che io sostenga questo... così a parole, qui! Pero posso sostenere che come in molti campi nel mondo dello spettacolo e nella musica in particolare ci sia una sorta di ''GUERRA TRA I POVERI'' dove devi stare attento a dire la parola giusta e non fuori posto di fronte al discografico o davanti all amico del manager dell artista x (ics) se no pensa male di te oppure c è qualcun altro che so...un cantante famoso di serie b che ha paura che gli freghi il posto (follia!!!) allora si inkazza...ti sparlano dietro...attento a come ti comporti ecc ecc ecc... io è quello che vedo nel 90%dei casi... un vero ambientaccio...ma d altronde se questi sono gli esseri umani poi è inutile lamentarsi di come in generale il mondo va a rotoli (politica guerre ecc)....il mondo è fatto di esseri umani, gli stessi o simili a quelli del mondo artistico;ognuno a suo modo e al suo livello fa il suo gioco... certo non tutti sono delle mer de...ovvio...i buoni???i bravi ed onesti? Bè non avendo la scaltrezza e la cattiveria di altri quasi sempre son dei perdenti e allora che aggiungere di più...bisogna avere talento, autocritica (molta),tenacia perseveranza (molta!) e tanto ma tanto **** nel non incappare in uno s t ro nzo.
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maudoc
Member
Member # 3815
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posted 05. Settembre 2006 15:59
Sono d'accordo con te glove.È abbastanza patetico vedere come in certe grosse "fabbriche" d'arte, da quello che tira i cavi a quello che lava i pavimenti, si sentano tutti depositari della cultura e del buon gusto.Se poi hanno una riga sul cappello sembra che tutto dipenda da loro. Il discorso gelosie,attento a come parli,slingua a diritta e a manca vale per tutti gli ambienti di lavoro,ma anche quanto sopra:se l'ultimo della scala gerarchica decide che la tua pratica si ferma sotto la pila,campa cavallo.Che vuoi,il bipede parlante é fatto così,la sua piccola fettina di potere la fa pesare,sempre . Il discorso Lunapop, Caparezza é esattamente quel che dicevo pure io.Qualcuno osa il nuovo, qualcuno trova più sicuro il clone, ma tutti e due rischiano di sbattere la testa contro il muro. Troppa musica glove,troppa musica a portata di tutti. Se però resta un hobby ti diverte da morire
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
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maudoc
Member
Member # 3815
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posted 05. Settembre 2006 16:15
A proposito di nuovo.Io non trovo così fuori dal mondo che un produttore ti chieda dei soldi,come ho sentito dire piû volte in questi spazi.Bisogna vedere cosa ti offre per i soldi che ti chiede , qual'é il suo potere di penetrazione sul mercato.Per me in una situazione come quella attuale, se aspetti di fidanzarti come dice yaso, rischi di rimanere celibe tutta la vita. Bisogna solo fare le cose in ordine con tanto di contrattino e magari deposito del montante richiesto presso un commercialista che lo libera una volta adempite le varie clausole.Vaneggio?
Messaggi: 4117 | Data Registrazione: Giu 2004
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perry farrell
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Member # 510
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posted 06. Settembre 2006 09:02
SEcondo me no, maudoc. In questo noi italiani bisogna proprio osare di più. Quando parlo con amici e dico che da quello che so negli stati uniti è normale che un gruppo per suonare in un lovale si mette d'accordo col gestore per vendere consumazioni (qui mi dicono: "eh no! io sono l'artista, alla gente ce deve pensa' il gestore!!!"), oppure gli artisti si pagano parte della promozione, o la registrazione (tipo gli Orson, appena usciti). Certo, va fatto un discorso di chiarezza: qui certi addetti stampa fanno finta di lavorare, vendendoti per oro un aerticoletto su un giornale locale, stessa cosa per le radio: tu partecipi a mille feste organizzate dalle radio aggratise, nella promessa che passano il tuo pezzo, ma poi la realtà è che fai il giro promozionale di un'etichetta non perché sia adatto alla tua musica, ma perché quell'etichetta ha un suo giro, lì fa passare i suoi artisti, se va va , sennò...
Messaggi: 842 | Data Registrazione: Ott 2001
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Luke63
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Member # 6604
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posted 06. Settembre 2006 18:59
quote: Originally posted by Glove: ...Vi chiedo il vostro parere tanto x fare un punto della situazione odierna del mercato discografico e sulle possibilità che un emergente o degli emergenti hanno per sperare di essere prodotti discograficamente. Aggiungo...secondo voi OGGETTIVAMENTE oltre la qualità delle canzoni, del progetto artistico in todo, quali requisiti occorrono per essere prodotti? E' una domanda sciocca probabilmete ma...parliamone... Ciao!!!
Nessuna domanda è sciocca o stupida, Glove. Può essere incompetente, questo sì, ma non stupida. A mio giudizio (e non solo mio) se non hai le conoscenze in alto qui in Italia difficilmente sfondi. O sei davvero bravo/a oppure non hai possibilità. Se fossimo negli Usa ti direi che qualche possibilità in più l'avresti. Ciao!
Messaggi: 921 | Data Registrazione: Nov 2005
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