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Autore Topic: amplificatore classe A
Soundbuilder
Junior Member
Member # 12648

 - posted 26. Dicembre 2009 16:20      Profile for Soundbuilder           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
"mi spiego meglio:puoi avere un ampoifcatore con THD bassissima e produce un suono molto meno naturale e "fedele" di uno acon distorsione piu elevata. quindi l'oreccho è assolutamente fondamentale, così come il confronto con strumenti naturali".
Esatto. Hai capito alla perfezione quello che volevo dire. Anche i criteri di progettazione del circuito vogliono dire tanto. Proprio tempo fa parlavo con un ingegnere del suono circa una comparazione qualitativa di un signal path bilanciato vs uno sbilanciato, comparazione che non è così ovvia da un certo punto di vista perché se è vero che il bilanciato è più immune ai disturbi è anche vero che potrebbe generare più effetti parassiti rispetto a uno sbilanciato, con una conseguente colorazione del suono. Poi per esempio l'alimentazione, altro punto dolente che hai giustamente tirato in ballo. Io sto pensando proprio in questi giorni di prendere un UPS in-line di buona qualità, che dia in uscita tensione pulita a dovere. Ovviamente sarebbe buona norma che anche il circuito di alimentazione delle apparecchiature avesse alto PSRR e fosse immune da disturbi vari della tensione, radiati, condotti e diafonie.

Per quanto riguarda il discorso dei monitor, sempre secondo me, invece è mirato in special modo a quei casi in cui si vuole dare all'ascoltatore una registrazione fedelissima dell'evento sonoro originale (ad esempio come nel caso delle etichette per audiofili, musica classica in primis). Io a casa ho dei dischi di musica classica che suonano veramente veramente bene e che spesso mi porto appresso per testare i sistemi di ascolto.
Se poi uno vuole usare la registrazione a fini creativi il discorso potrebbe essere parzialmente differente, anche nella musica "colta" (tipo i lavori di Schaeffer, Stockhausen ecc). Nella musica leggera spesso si usa la registrazione a fini creativi. Lì magari si utilizzano dei monitor "conosciuti" dagli utenti (proprio come le NS10), non hi-end ma utili ai fini pratici per quel tipo di lavoro e si rimanda agli studi di mastering il compito di correggere eventuali anomalie sonore su impianti di ascolto molto molto hi-end (hai visto che roba assurda ha Bob Ludwig nel suo studio [Wall] ). Ovviamente ciò non toglie che per come la vedo il finale è meglio averlo sempre il più valido possibile.
Poi comunque anche li il discorso è complesso e varia a seconda dei casi perché magari ci possono essere gruppi di musica pop che richiedono una registrazione il più fedele possibile e che chiedono all'ingegnere di mixing di creare un risultato estremamente naturale senza altre particolari aggiunte (molti brani degli Steely Dan ad esempio a parte un po' di correzioni dinamiche non invadenti sono sempre abbastanza dry). Insomma... un macello ! [Big Grin] Ah, so andato proprio off-topic. Chiedo scusa.

Messaggi: 127 | Data Registrazione: Lug 2009  |  IP: Logged
pedreiro
Member
Member # 10491

 - posted 26. Dicembre 2009 18:13      Profile for pedreiro   Email pedreiro         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
il riferimento di chi produce musica non può essere quello dell'audiofilo hi-end.

sono due mondi totalmente distinti.

chi produce musica è troppo impegnato per avere tempo e spazio da dedicare alle seghe mentali.

Messaggi: 918 | Data Registrazione: Gen 2008  |  IP: Logged
Soundbuilder
Junior Member
Member # 12648

 - posted 26. Dicembre 2009 19:16      Profile for Soundbuilder           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
il riferimento di chi produce musica non può essere quello dell'audiofilo hi-end.
Non l'ho capita Pedreiro scusa. Indubbiamente è vero per alcuni ma non per tutti. Ci sono etichette discografiche che puntano sull'ascolto hi-end nel loro catalogo.
Poi chi produce musica può essere anche il musicista stesso e puoi trovare il musicista che viene con l'intendo di avere il suono full analog con tanto di fruscio della puntina o ribatutte del delay che si scordano... Poi non tirerei in ballo il fatto delle "mogli di pippo" mentali perchè veramente spesso ci sono e non sono poche. Non riguarderanno l'hi-end ma, sopratutto i musicisti di pretese inerenti il suono ne hanno parecchie ed è giusto che sia così, altrimenti ci sono cose che non si possono spiegare (tipo i chitarristi che si portano appresso 3 o 4 stratocaster perché una ha un po' più di bassi, una ha un po' più "chunk chunk" sull'attacco ecc...). Anzi, che ben vengano questi così attenti al suono.

Messaggi: 127 | Data Registrazione: Lug 2009  |  IP: Logged
ondarete
Member
Member # 6820

 - posted 26. Dicembre 2009 19:24      Profile for ondarete   Email ondarete         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
Originally posted by fsuleyman:
scusa ondarete. io non ho chiestocosa sia la classe A, vedo che non hai capito niente o fai finta di non capire per fare il maestrino qui!
io chiedevo se a qualcuno di voi fregasse che il mnitoraggio fosse dui qualità
che poi la classe A sia solo una truffa mi sembra una altra bolla
per quanto yaso non sono affatto d'acordo . allora spiegami perchè la sony o altre grandi casue usano sistemi di altissima qualità. si vede che fai un genere usicale pr utenti cui la qualità del timbro non importa un ...

per me il discorso è chiuso qui e non risponderò ad altre repliche peraltro abbastanza pesanti.

non ho mai voluto fare il professorino, anche se in realta' sono un docente con la cattedra di elettronica, e non mi piace il tono arrogante , cosi' come non mi piacciono le mode e le tendenze dove i produttori ci marciano sopra.
Se tu avessi piu' umilta' avresti sentito anche i commenti degli altri piu' "dentro" alla produzione della musica di me che ti dicevano le stesse cose ma anziche' dal lato elettronico da quello professionale. questo forum mi e' sempre piaciuto perche' la gente come te sono mosche bianche mentre invece nel campo della musica in genere siete la maggioranza (purtroppo) , cioe' persone con poca cultura senza arte ne parte che solo perche' strimpellano se la tirano come delle stars. qui per fortuna succede il contrario : gente che potrebbe farsi baciare i piedi per l'esperienza che ha e per quello che ha fatto che invece con somma pazienza rispondono a tutte le domande anche le piu' stupide come spesso ne ho fatte io. Ritornando alla classe A chiarisco che se un amplificatore e' curato alla follia ovviamente sara' in classe A perche' e' la classe piu' "pura" ma sono sfumature che , come scritto da gente competente , in studio non servono. Inoltre paradossalmente un circuito in push-pull e' piu' comlicato di un classe A perche' , se da un lato il classe A necessita di un alimentatore piu' robusto , il push-pull necessita di uno stadio in piu' (lo sfasatore a 90 gradi). angelo

Messaggi: 753 | Data Registrazione: Gen 2006  |  IP: Logged
yasodanandana
Member
Member # 1424

 - posted 27. Dicembre 2009 08:03      Profile for yasodanandana   Email yasodanandana         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
Originally posted by fsuleyman:

per quanto yaso non sono affatto d'acordo

non e' questione di essere d'accordo o meno.. e' questione di prendere atto di una cosa semplce..

ovvero che i sistemi di monitoraggio si affermano non necessariamente per la loro fedelta' giudicata in astratto, ma perche', per esempio qualcuno o molti hanno trovato comodo lavorarci a lungo senza perdere lucidita'..

e' per questo motivo che e' gia' estremamente azzardato poter decidere che una certa tecnologia offre in assoluto la fedelta' sonora piu' alta.. ancor piu' azzardato e' decidere che utilizzandola ci si dota del miglior monitoraggio..

monitorare per sei, sette ore consecutive in studio non e' come ascoltare musica per divertirsi un'oretta in salotto.. ed e' cosi' per ogni genere di musica...

Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002  |  IP: Logged
ondarete
Member
Member # 6820

 - posted 27. Dicembre 2009 09:05      Profile for ondarete   Email ondarete         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
e' un fatto assodato che la forza di una catena e' uguale alla forza del suo anello piu' debole e l'anello piu' debole nell'audio sono le casse. una cassa di alta qualita' quando va bene da l' 1% di distorsione e la sua linearita' sta dentro circa 3 db.... attenzione in una stanza anecoica. quando poi la portiamo in una stanza da comuni mortali la situazione peggiora ulteriormente. la gente invece si fossilizza su distorsioni dello 0.0001% . Ultimamente sulle casse monitor tipo ns50 ecc gli ampli sono in classe H cioe' praticamente in on off!!! angelo
Messaggi: 753 | Data Registrazione: Gen 2006  |  IP: Logged
pedreiro
Member
Member # 10491

 - posted 27. Dicembre 2009 09:49      Profile for pedreiro   Email pedreiro         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
Originally posted by Soundbuilder:
quote:
il riferimento di chi produce musica non può essere quello dell'audiofilo hi-end.
Non l'ho capita Pedreiro scusa. Indubbiamente è vero .......
nessuno nega che esistano segaioli dappertutto.

la questione è però di fondo :
il musicista ed il tecnico audio che permette a moltissime persone di ascoltare il suono prodotto durante un'esecuzione, ascoltano musica.
gli audiofili hi-end ascoltano invece il loro impianto.

principalmente per gli strumenti musicali "elettrici" la particolare originalità del timbro ottenuto è spesso dovuta ad una imperfezione tecnica della strumentazione elettronica impiegata, per cui il musicista ed il tecnico audio, che ha la sua stessa sensibilità musicale, sono impegnati a cercare di portare avanti questa sensazione fino all'ascolto del CD che dovrà essere accettabile in molte delle situazioni in cui si troverà l'ascoltatore che comprerà la musica (dallo sfigato con le cassette del computer al segaiolo che spende 250 euro per il cavo di alimentazione elettrica 220 V per il suo impianto hi-fi).

gli strumenti di ascolto di chi produce musica sono usati secondo esigenze personali di gusto e principalmente di comodità per evitare l'affaticamento dell'orecchio; queste esigenze spesso non sono onorate dalla strumentazione hi-fi.

Messaggi: 918 | Data Registrazione: Gen 2008  |  IP: Logged
Soundbuilder
Junior Member
Member # 12648

 - posted 27. Dicembre 2009 11:12      Profile for Soundbuilder           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
principalmente per gli strumenti musicali "elettrici" la particolare originalità del timbro ottenuto è spesso dovuta ad una imperfezione tecnica della strumentazione elettronica impiegata, per cui il musicista ed il tecnico audio, che ha la sua stessa sensibilità musicale, sono impegnati a cercare di portare avanti questa sensazione fino all'ascolto del CD che dovrà essere accettabile in molte delle situazioni in cui si troverà l'ascoltatore che comprerà la musica (dallo sfigato con le cassette del computer al segaiolo che spende 250 euro per il cavo di alimentazione elettrica 220 V per il suo impianto hi-fi).
Concordo. [Big Grin]
Messaggi: 127 | Data Registrazione: Lug 2009  |  IP: Logged
yasodanandana
Member
Member # 1424

 - posted 27. Dicembre 2009 17:36      Profile for yasodanandana   Email yasodanandana         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
Originally posted by pedreiro:

la questione è però di fondo :
il musicista ed il tecnico audio che permette a moltissime persone di ascoltare il suono prodotto durante un'esecuzione, ascoltano musica.
gli audiofili hi-end ascoltano invece il loro impianto.

il concetto mi piace ma... potresti svilupparlo ulteriormente?

grazie! [Smile]

Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002  |  IP: Logged
Soundbuilder
Junior Member
Member # 12648

 - posted 27. Dicembre 2009 18:37      Profile for Soundbuilder           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Questa discussione mi ha fatto venire in mente la distinzione che avevo letto su ascolto "analitico" e "sintetico". [Big Grin]
Messaggi: 127 | Data Registrazione: Lug 2009  |  IP: Logged
yasodanandana
Member
Member # 1424

 - posted 28. Dicembre 2009 08:13      Profile for yasodanandana   Email yasodanandana         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
probabilmente nessuno lo sta veramente sostenendo.. ma, nel caso...

non concordo sul fatto che in generi creativi dal punto di vista sonoro l'accuratezza del monitoraggio sia prendere piu' sottogamba..

nel senso che se il mio scopo e' riprodurre un violino nel modo piu' "fedele" possibile.. vorro' fare la stessa cosa con i risultati delle mie creazionim elaborazioni e distorsioni sia in ambito hardware che software..

Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002  |  IP: Logged
pedreiro
Member
Member # 10491

 - posted 31. Dicembre 2009 11:55      Profile for pedreiro   Email pedreiro         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
quote:
Originally posted by yasodanandana:
quote:
Originally posted by pedreiro:

la questione è però di fondo :
il musicista ed il tecnico audio che permette a moltissime persone di ascoltare il suono prodotto durante un'esecuzione, ascoltano musica.
gli audiofili hi-end ascoltano invece il loro impianto.

il concetto mi piace ma... potresti svilupparlo ulteriormente?

grazie! [Smile]

volevo dire una cosa semplicissima ....
di qualunque tipo di emissione sonora (mi piace più del termine "musica") si tratti, il suo trasferimento dalla sala di ascolto dove la si produce al salotto ( soggiorno, cameradaletto, bagno o cabina motrice di tir) dove la si sta ri-producendo tramite CD o quant'altro, è comunque un artefatto che deve essere lasciato nelle mani o meglio nelle orecchie di un musicista con tutti gli strumenti che egli ritenga più opportuni.
Questi strumenti prescindono dalla classe delle casse.(battutaccia [Big Grin] )
La classe della strumentazione di ascolto è di pertinenza solo tecnica e prescinde dalla musica.
Solitamente gli audiofili hi-end usano la musica come scusa per ascoltare il loro impianto.

Messaggi: 918 | Data Registrazione: Gen 2008  |  IP: Logged
ondarete
Member
Member # 6820

 - posted 31. Dicembre 2009 14:21      Profile for ondarete   Email ondarete         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
mi diceva tanti anni fa un mio docente che se in un amplificatore entra un rutto ed esce la 9 sinfonia perfetta allora l'amplificatore distorce : se entra un rutto deve uscire un rutto. quindi bisogna scindere il problema : se uno ha una chitarra pulita e vuole registrarne una distorta inserisce qualcosa che distorce ma una volta che il pezzo e' registrato deve essere riprodotto perfettamente se si vuole riprodurre il sound dell'artista . comunque il 90% delle problematiche escono dalle casse . il rimanente e' l'ampli e lo 0% totale sono i cavi e gli spinotti (a patto che siano seri). Il principale problema negli ampli per farli suonare bene non e' quelllo 0.0000001% di distorsione in meno della classe A rispetto alle altre. per dare una risposta definitiva posso dire che 1) il primo problema e' la non linearita' di fase , quindi ben vengano ampli accoppiati in continua e senza correzioni di frequenza 2) FONDAMENTALE!!! la retroazione . non voglio farmi dare del saccente ma se non si conosce cosa e' non si capisce quanto e' deleteria. la retroazione (come dice il nome) e' una parte del segnale che esce (ED E" GIA" USCITA RICORDATE) che viene riportata ad uno stadio precedente per diversi motivi A) regolazione del guadagno B) allargamento della banda passante C) stabilizzazione delle autooscillazioni. quindi citando un proverbio : si chiude la stalla quando sono scappati i buoi . in un operazionale , se non viene retroazionato il suo guadagno supera gli 80 db (contro i 20/30 del funzionamento normale) con una banda passante di qualche decina di hz. quindi sul transitorio , una parte esce non retroazionata e arriva alle nostre orecchie saturata e distorta e una parte torna indietro e regola l'ampli. risulta ovvio che meno le prestazioni dell'ampli sono dipendenti dalla retroazione meglio si comportera'. e qui esce la superiorita' delle valvole su tutto : un buon amli a valvole ha una retroazione di 6/8 db massimi contro i 40 di un ampop..... giudicate voi . angelo
Messaggi: 753 | Data Registrazione: Gen 2006  |  IP: Logged
Soundbuilder
Junior Member
Member # 12648

 - posted 31. Dicembre 2009 14:58      Profile for Soundbuilder           Edit/Delete Post   Reply With Quote 
Infatti ondarete sono d'accordo ed è proprio il motivo per cui dicevo che alla fine la qualità di un ampli non è legata alla classe di funzionamento in se ma è somma di tanti fattori progettuali. Inoltre tra le specifiche su carta e quello che poi in realtà si ascolta può passare un oceano, perché comunque si tratta sempre di un raffronto tra due sistemi: uno di riproduzione che può essere anche linearissimo e uno di ascolto (l'orecchio) che è tutt'altro che lineare ! E la psicoacustica ci dice che alcune cose non si riescono a percepire o si percepiscono in maniera estremamente diversa dalla realtà fisica.
Messaggi: 127 | Data Registrazione: Lug 2009  |  IP: Logged
yasodanandana
Member
Member # 1424

 - posted 31. Dicembre 2009 22:01      Profile for yasodanandana   Email yasodanandana         Edit/Delete Post   Reply With Quote 
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Originally posted by pedreiro:
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Originally posted by yasodanandana:
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Originally posted by pedreiro:

la questione è però di fondo :
il musicista ed il tecnico audio che permette a moltissime persone di ascoltare il suono prodotto durante un'esecuzione, ascoltano musica.
gli audiofili hi-end ascoltano invece il loro impianto.

il concetto mi piace ma... potresti svilupparlo ulteriormente?

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volevo dire una cosa semplicissima ....
di qualunque tipo di emissione sonora (mi piace più del termine "musica") si tratti, il suo trasferimento dalla sala di ascolto dove la si produce al salotto ( soggiorno, cameradaletto, bagno o cabina motrice di tir) dove la si sta ri-producendo tramite CD o quant'altro, è comunque un artefatto che deve essere lasciato nelle mani o meglio nelle orecchie di un musicista con tutti gli strumenti che egli ritenga più opportuni.
Questi strumenti prescindono dalla classe delle casse.(battutaccia [Big Grin] )
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