Depositiamo un brano alla SIAE con l’Editor Partiture di Cubase 4

Figura 1L’Editor Partiture di Cubase è una pagina molto potente che consente di creare ed editare in modo professionale uno spartito musicale; con questo tutorial impariamo a creare un piccolo spartito di un nostro progetto, finalizzato al deposito SIAE.
a cura di cubaser

L’editor si apre dal menu MIDI/Editor Partiture, oppure con la combinazione CTRL+R; la pagina si presenta come un vero e proprio spartito musicale. Nella finestra sono presenti una toolbar specifica, una info line per gli oggetti selezionati, e le consuete barre per lo scrolling verticale e orizzontale; non sono presenti invece i comandi per lo zoom, che si ottiene esclusivamente con il tool Lente di ingrandimento. Il rigo che è selezionato  di volta in volta per l’editing appare di colore diverso ed è contraddistinto una barretta verticale sulla destra.

Figura 2Figura 2

 

L’inserimento degli eventi è possibile con le modalità tradizionali, suonando su una tastiera, con il mouse, con la tastiera virtuale, oppure in step mode; a differenza degli altri editors, la pagina partiture però non presenta una griglia, anche se dispone dei consueti comandi di quantizzazione. Questo fa sì che l’inserimento con il mouse diventi leggermente più complesso: occorre selezionare con il puntatore il valore desiderato ed inserirlo all’interno di ogni battuta.

Figura 3Figura 3

Di fondamentale importanza, visto che non esiste una griglia, è l’uso dello snap, che in questa pagina non è disattivabile.

Un doppio click sulla chiave all’inizio di una battuta ne consente la modifica

Figura 4Figura 4

Molto spesso, la scrittura non è corretta, o non è pulita, per motivi di quantizzazione o di interpretazione del programma

Figura 5Figura 5

In questi casi, si può ricorrere ad una funzione automatica presente nella pagina Impostazioni Rigo richiamabile dal menu Partiture/Impostazioni/Impostazioni Partitura

Figura 6Figura 6

Oppure, piu semplicemente, con un doppio click sulla barretta azzurra posta alla sinistra del rigo che stiamo editando (questa barretta indica che il rigo in questione è selezionato per l’editing)

Figura 7Figura 7

I riquadri Quantizza Visualizzazione e Opzioni Interpretazione sistemano le durate e le pause; l’azione svolta non ha effetto sulla reale quantizzazione delle note midi, ma solo sul modo con cui vengono visualizzate sullo spartito.

In particolare, i campi Note e Pause, nel riquadro Quantizza Visualizzazione, esprimono i parametri di quantizzazione appunto delle note e delle pause; è opportuno selezionare il valore minimo per ciascuno di questi eventi in modo che siano visualizzati correttamente.

Prendiamo ad esempio l’inizio della traccia della parte melodica del brano ?Baila? di Zucchero, tratta da un midifile commerciale:

Figura 8Figura 8

Esaminando le durate, possiamo vedere che contiene note e pause da quarto, ottavo e sedicesimo; per un breve ripassino ecco una tabella con le durate (courtesy of Wikipedia):

Figura 9Figura 9

Il valore minimo comune da selezionare dovrebbe essere quindi 1/16, valori superiori avrebbero l’effetto di non far visualizzare i sedicesimi. Anche se la scrittura potrebbe apparire corretta, cantare una linea melodica così comporta un’esecuzione  a ?singhiozzo? dovuta alle note da 1/16 intervallate da pause; cerchiamo quindi una visualizzazione migliore.

Dopo aver impostato come valori di visualizzazione 1/8 sia per le note che per le pause, la schermata apparirà così:

Figura 10Figura 10

in modo molto più ordinato.

Più avanti, nella partitura, appaiono delle terzine (in una terzina tre note occupano lo spazio normalmente occupato da due; se un quarto è formato da due ottavi, in caso di terzina sarà formato da tre ottavi)

Figura 11Figura 11

Ci vengono in aiuto, in questo caso, altre funzioni nella finestra Impostazioni Partitura:

l’opzione Autoquantizzazione del riquadro Quantizza Visualizzazione rileva eventuali terzine o figure irregolari e le adatta alla partitura senza la necessità di selezionare la figura necessaria nel campo omonimo; il campo Deviation si incarica di trovare le terzine anche se non sono perfettamente quantizzate. Il campo Adapt ricerca eventuali terzine che, per un qualsiasi motivo, potessero essere state riquantizzate erroneamente in automatico.

Figura 12Figura 12

Nel riquadro Opzioni Interpretazione, inoltre, i campi Sincope e No Sovrapposizioni si incaricano di ripulire le legature di durata tra le note e sistemare le durate delle note tenute

Figura 13Figura 13

Mentre il campo Consolida Pause raggruppa pause consecutive di diverso valore

Figura 14Figura 14

Dopo aver cancellato un’acciaccatura non voluta a battuta 19, ed attivate le funzioni sopradescritte, lo spartito si presenta così:

Figura 15Figura 15

Restano da sistemare ancora alcune cosette, innanzitutto la tonalità del brano: dato che, scorrendo la partitura, vediamo due bemolli, ci troviamo sicuramente in tonalità di SIb maggiore o nella relativa minore, SOL minore; impostiamo due bemolli in chiave nel campo apposito

Figura 16Figura 16

Possiamo trovare la tonalità contando i diesis o i bemolli che si presentano in partitura; come regola empirica, se si vedono comparire bemolli o diesis, aprire il menu rigo relativo e cliccare sul cursore a destra della chiave, verso l’alto (diesis) o verso il basso (bemolli) fino a che le alterazioni non scompaiono dalla partitura. Ecco una tabella delle tonalità con i rispettivi diesis/bemolli (ancora grazie a Wikipedia)

Figura 17 Figura 17

Entriamo ora in modalità Pagina; questa modalità, che si attiva dal menu Partiture, è una specie di ?anteprima? evoluta di quello che sarà lo spartito finale. In modalità Pagina è possibile comunque editare qualsiasi evento, ed inoltre aggiungere simboli, testo ed altro alla necessità.

Figura 18Figura 18

A questo punto, possiamo notare come la linea melodica inizi effettivamente a battuta 12; per evitare di stampare 11 battute vuote, apriamo dal menu Partiture/Impostazioni Partitura la finestra Layout ed impostiamo il valore minimo per le Multi-pause. Questo valore indica al programma il numero minimo di battute vuote prima di inserire la multipausa, che consiste nel raggruppare tutte le battute vuote in una, con il numero di pause da eseguire; scegliamo il valore 3, il che ci consentirà di raggruppare varie altre battute vuote durante la partitura.

Figura 19Figura 19

Passiamo ora all’inserimento del testo e dei simboli; normalmente, la partitura per il deposito SIAE, per la categoria melodista non trascrittore,  prevede il rigo della melodia con il testo sottostante (opzionale) e gli accordi in sigla.

Adattiamo la pagina allo schermo usando il tool Lente di ingrandimento, cliccando sulla partitura (ALT/click = zoom out)

Figura 20Figura 20

Come prima cosa, inseriamo l’intestazione dello spartito, cioè autore e titolo della composizione; occorre innanzitutto creare uno spazio vuoto per l’inserimento cliccando col tasto sinistro alla sinistra del primo rigo e trascinandolo in basso

Figura 21Figura 21

Due righelli centimetrati e due cursori aiutano a mantenere l’allineamento. Apriamo ora il menu Mostra Simboli/Altro/Text e posizioniamo il tool matita che appare sull’intestazione.

Figura 22Figura 22

Apriamo il menu Partiture/Impostazioni Partitura/Testo e modifichiamo a nostro piacere font e dimensioni del titolo;

Figura 23Figura 23

Allo stesso modo, inseriamo l’autore (non me ne voglia Adelmo!)

Figura 24Figura 24

Siamo pronti ad inserire il testo della canzone; occorre naturalmente creare lo spazio tra i righi, al momento insufficiente, schiacciando il tasto ALT, afferrando il secondo rigo e tirando verso il basso.

Valendosi del cursore orizzontale per dimensionare lo spazio, una volta raggiunto il valore desiderato, rilasciare prima il tasto sinistro del mouse e poi il tasto ALT.

Figura 25Figura 25

Il secondo rigo verrà spostato in basso e la distanza tra ciascun rigo e i successivi sarà uguale alla distanza impostata fra il primo e il secondo.

Inoltre, le dimensioni delle battute sono troppo strette per poter inserire un testo senza che i caratteri si accavallino; in altre parole, occorre diminuire il numero di battute per ogni rigo in modo da poter spaziare correttamente le sillabe. Il comando realtivo si trova nel menu Partiture/Layout avanzato/numero misure; impostando 2 nel campo misure e cliccando su Tutti i Righi, ogni rigo conterrà 2 battute.

Figura 26Figura 26

Clicchiamo dunque sul pulsante Lyrics del menu  Mostra Simboli/Altro e posizioniamo il tool matita sotto la prima nota. Dopo aver inserito la prima sillaba, schiacciando il tasto TAB il cursore passa alla nota successiva; ecco come appare il fine pagina dopo l’inserimento del testo

Figura 27Figura 27

Digitando un trattino di divisione fra una sillaba e l’altra delle parole da dividere, questo verrà automaticamente posizionato al centro fra le due sillabe (A ? des ? so cre ? do etc. )

Font e proprietà dei caratteri possono essere impostati come di consueto dalla pagina Testo del menu Impostazioni Partitura; occorre fare un po’ di attenzione alle dimensioni del carattere in rapporto alla densità delle note presenti nel rigo, per evitare accavallamenti. Nel nostro caso, con 2 misure per rigo, ho usato un corpo 12.

Siamo ormai quasi alla fine della fatica, non resta che inserire i simboli degli accordi. Selezioniamo quindi  il pulsante Simbolo di accordo dal menu Simboli ed inseriamo l’accordo voluto in sigla; nel nostro caso, un Sib maggiore con basso in Sol. L’opzione trasposizione enarmonica serve a convertire i diesis in bemolli (nel menu di inserimento non sono previsti i bemolli, quindi in origine ho scelto un La# che è diventato Sib)

Figura 28Figura 28

Dopo aver ultimato l’inserimento degli accordi, operazione facilitata dal buon Adelmo, che per buona parte di questo brano ne ha usato praticamente uno :-), la pagina, opportunamente ridimensionata con il tool ALT+Lente di ingrandimento, si presenta così:

Figura 29Figura 29

Le pagine successive possono essere visualizzate cliccando sul contatore posto in basso a destra.

L’ultima operazione è la stampa vera e propria, mediante il comando omonimo dal menu File in modalità Editor Partiture/modo Pagina.

Adesso siete pronti a depositare la vostra prima Hit!

Il Capo Non Dorme Mai

E, alla fine, per dimostrarvi che il vostro Moderator sacrifica al vostro servizio persino le sue ferie, eccovelo, in una posa griffata durante la stesura di questo tutorial

Figura 30Figura 30

(Il berrettino sponsorizzato M-Audio serve a coprire la pelata)

Cubaser è Valerio Nigrelli, inizia prestissimo a farsi le ossa nei service audio scaricando furgoni di attrezzature.

Appassionato di home recording lavora nel campo ormai da circa 20 anni. Dal giugno del 2005 ha raggiunto col nickname cubaser (visto il suo sviscerato amore per questo software) la comunità dei forum di cubase.it.

È docente certificato Steinberg

Potete scrivergli su valerionigrelli@cubase.it
Potete navigare fino al suo sito www.valerionigrelli.it
Potete andarlo a trovare nel suo negozio:

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Tel. 049 8079043