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Topic: Analogico=Suono Digitale=Suonello...
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Body.Satvan
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Member # 1378
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posted 25. Aprile 2007 16:03
Apro questo tipic sperando di far capire l'importanza che molti non danno o non vogliono dare perchè non le hanno delle macchine analogiche. Spero che tutti gli indecisi sul procurarsi analogico o no capiscano la differenza che questo fa.
Sono sempre stato convinto che ormai l'analogico avesse poca ragione di esistere, molto persuaso anche dai tantissimi tipic che lo denigrano sparsi in forum come questo. Be', adesso per mia fortuna sto lavorando con una consolle Amek e posso dire senza ombra di dubbio che la stessa traccia passata dalla consolle acquista una grana e una consistenza che nessun software da me provato fin ora riesce a conferirgli. Tutto un mix in dominio digitale contro lo stesso fatto su consolle e spinto con un limiter analogico Vintage sembra un giocattolo. C'è poco da fare, l'analogico suona.
Ecco le principali differenze fra i due: La prima impressione è che il digitale abbia meno larghezza di banda, suona tutto appiccicato come se si fosse mixato da 400 Hz a 6000 Hz (Non è così chiaramente ma rende l'idea), l'analogico suona molto più esteso, ha una banda passante molto più ampia (Si parla sempre di percezione per rendere l'idea). Procedendo, in digitale si sente che il suono non spinge, lo si percepisce sempre molto compresso ma non spinto, infatti le alte sono metalliche e confuse, in analogico risultano morbide, non offensive e molto più chiare. La parte bassa nel digitale è quella che ne risente di più, le basse sono belle ma poco vere, in analogico sono calorose, avvolgenti, anzi a volte quasi troppo invadenti.
Tutto questo l'ho scoperto da poco, da quando lavoro in analogico (Chiaramente non uso nastro ma cubase). Invito tutti a provare un qualcosa di analogico, chiaramente di un certo calibro, eviterei l'economico, si rischia di peggiorare le cose, un apparecchio valvolare che si rispetti non puo' costare meno di 1000 euro, ma non serve per forza il valvolare, spesso dei buoni pre danno già un ottima forma al lavoro.
Cuncludo facendo notare che tutti i lavori di un certo calibro sono missati in Analogico su consolle come SSL e Neve, e quasi tutti i compressori sono Hardware, basta vedere il raid tecnico di qualsiasi studio Big per rendersi conto che l'unico digitale usato è il registratore...
Se sti software fossero così potenti credo che verrebbero usati anche a quei livelli e comunque di certo gli sviluppatori non farebbero la gara per meglio emulare le macchine analogiche...
Messaggi: 413 | Data Registrazione: Set 2002
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c.pusher
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Member # 5523
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posted 25. Aprile 2007 17:55
Tiè! ecco una bella randellata a tutti quelli che fanno computer music sbattendosi vanamente su i loro suoni(suonetti)!!!
che dire; concordo. L'analogico di qualità produce un suono piu complesso e gradevole.
(anche se determinati generi di musica raggiungono livelli professionali,cioè da publicazione e vendita, pur rimanendo totalmente nel dominio dei numeri).
Messaggi: 3512 | Data Registrazione: Apr 2005
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PAPE
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Member # 4470
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posted 25. Aprile 2007 18:03
quote: Originally posted by Body.Satvan: Cuncludo facendo notare che tutti i lavori di un certo calibro sono missati in Analogico su consolle come SSL e Neve, e quasi tutti i compressori sono Hardware, basta vedere il raid tecnico di qualsiasi studio Big per rendersi conto che l'unico digitale usato è il registratore...
Se sti software fossero così potenti credo che verrebbero usati anche a quei livelli
Ehehe
Hai mai sentito qualche lavoro di Dave Pensado o di Charles Dye?
Sono due mixing engineers con le @@ cubiche, soprattutto il primo (per me)... ed entrambi lavorano, il più delle volte, quasi totalmente ITB, cioè in digitale. Eppure hanno tirato fuori "album top" (C. Aguilera, Pink, Ricky Martin ecc) che suonano da far paura.
Giusto per dire che, se fatto con cognizione di causa, anche un missaggio totalmente digitale può arrivare a risultati sonori eccelsi.
Cmq non ci trovo niente di male a preferire l'una o l'altra "scuola". Quindi ben vengano threads come questo
Bye.
Messaggi: 3292 | Data Registrazione: Ott 2004
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Body.Satvan
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Member # 1378
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posted 25. Aprile 2007 20:07
E' chiaro che se affrontiamo musica elettronica, dance o di sintesi in generale con tutta probabilità il suo sound migliore è il Digitale.
Sicuri che questi fonici lavorino solo in digitale? NOn è che poi magari in mastering il prodotto viene trattato dandogli una passatina in analogico?
Io sono anni che mi sbatto per trovare un sound giusto e ci sto riuscendo adesso che il livello delle mie attrezzature è salito di qualità. Conosco molti fonici in gamba e tutti asseriscono che oltre un certo limite coi campioni e i sequencer non si và. Per avere il valore aggiunto serve sempre qualche processore di alto livello prima o dopo.
Messaggi: 413 | Data Registrazione: Set 2002
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PAPE
Member
Member # 4470
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posted 25. Aprile 2007 21:12
quote: Originally posted by Body.Satvan: E' chiaro che se affrontiamo musica elettronica, dance o di sintesi in generale con tutta probabilità il suo sound migliore è il Digitale.
Beh, oddio, non è che C. Aguilera (Pensado) o i Bon Jovi (Dye) facciano propriamente dance o cmq "musica sintetica"
quote: Originally posted by Body.Satvan: Sicuri che questi fonici lavorino solo in digitale? NOn è che poi magari in mastering il prodotto viene trattato dandogli una passatina in analogico?
Non è che gli danno "una passatina"... Come fare il mastering lo decide il mastering engineer (nei casi menzionati parliamo di personaggi del calibro di Jensen, Gardner ecc), che in genere usano sistemi ibridi digitale/analogico. Cmq Pensado, almeno stando alle sue interviste, lavora per il 99% dei casi interamente in digitale... Certo nel suo studio non mancano i vari Urei, Teletronix, Pultec (anche un "misero" dbx 160x) ecc ma, sempre stando a ciò che dice, utilizza l'analogico solo se davvero necessario e per ottenere effetti particolari. Quindi ha un metodo di lavoro decisamente "nuovo" e controcorrente rispetto a tutti gli altri big e non-big che amano l'analogico. ...e, anche se alla fine il ME farà il master passando per eq e comp analogici, dubito che i loro mix non finalizzati facciano pena.
quote: Originally posted by Body.Satvan: Io sono anni che mi sbatto per trovare un sound giusto e ci sto riuscendo adesso che il livello delle mie attrezzature è salito di qualità.
Sono felicissimo per te, davvero.
Ripeto, non sono contro la tua "tesi"... solo volevo far vedere l'altra faccia della medaglia, per non cadere in generalizzazioni. Tutto qui
Messaggi: 3292 | Data Registrazione: Ott 2004
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yasodanandana
Member
Member # 1424
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posted 26. Aprile 2007 02:40
non mi sembra ci siano dogmi...
e io personalmente mi riconosco di piu' nel suono ITB..
fra l'altro l'unico parametro oggettivo e', in definitiva, la possibilita' di accedere al grosso mercato. E oggi questa possibilita' c'e' stando dentro al computer dall'inizio alla fine..
un'altra cosa da dire e' che nessun software o apparecchiatura hardware fa suonare le tracce di chi non ha, personalmente, la capacita' di farle suonare
per cui bisogna anche stare attenti a non illudere chi, usando solo il software e facendo ciofeche, pensasse di riscattarsi comperando qualche costoso accrocco analogico..
Messaggi: 29459 | Data Registrazione: Ott 2002
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bronzon
Junior Member
Member # 7492
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posted 26. Aprile 2007 10:40
Per fortuna che i prodotti provenienti da studi analogico-digitali da 200.000 euro suonano meglio di quelli prodotti nel mio garage!
Altrimenti non ci sarebbe giustizia davvero!
Messaggi: 125 | Data Registrazione: Apr 2006
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Stefano Maccarelli
Member
Member # 2816
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posted 26. Aprile 2007 10:49
Se scomodiamo banchi come SSL e NEVE/AMEK da 500.000 euro o quasi, sicuramente ci troviamo di fronte al TOP che esiste in campo Audio. Di certo quindi non rimarremo delusi da questi mostri.Anche io ho avuto la fortuna di ascoltare e lavorare accanto ad un SSL XL 9000 K Series e sicuramente, EQ..Dinamica...Separazione, e in genere qualità a livelli eccelsi.
Però ....
è pur vero che ho altrettanto lavorato e collaborato su lavori esclusivamente in digitale in particolare ProTools HD e il risultato era altrettanto di elevato livello.
Quindi credo che alla fine quello che fa la differenza sul prodotto è la bravura ed esperienza del fonico in primis..
e cmq
secondo me il TOP attualmente rappresenta un sistema HYbrid,nel quale possiamo avvalerci dei vantaggi enormi di un sistema DIGITAL come un PRO TOOLS HD associato ad un bel rack di OutBoard Analogici di elevato livello..e ChanellStrip con il quale "colorare" le nostre tracks quando necessario.
Credo che questo , almeno dal mio punto di vista, sia il setup che preferirei, perchè cmq Missare con un ICON e un ProTOols HD è trooooopo comodo , e avere pure lapossibilità di far passare magari qualche traccia attraverso il circuito analogico di qualche bel processore di elevato livello aggiunge quel qualcosa che magari in alcune situaizoni il digitale non presenta.( anche se certi plug in sopratutto in HD fanno miracoli).
Messaggi: 1783 | Data Registrazione: Set 2003
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perry farrell
Member
Member # 510
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posted 26. Aprile 2007 13:09
Penso si parli più che altro di colore, in definitiva...
Su un sito leggevo di un engineer che giustamente si interrogava sul fatto che se l'analogico fosse stato "introdotto" nel mercato dopo il digitale nessuno l'avrebbe sposato...
e vi invito a riflettere su come il ritorno alle origini,connotato come retromarketing, rappresenti l'ultima deriva del consumismo...
Detto questo, avessi i soldi, anch'io preferirei circondarmi di manopole, anziché darci di mouse!
Messaggi: 842 | Data Registrazione: Ott 2001
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pierecall
Member
Member # 1290
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posted 26. Aprile 2007 17:44
per me non esistono standard, se una composizione è fatta bene e sono stati usati convertitori ed apparecchiatura da due soldi onestamente di un banco neve da 500 mila euro non ne vedo alcuna utilità finale
ciao
gennaro
Messaggi: 5876 | Data Registrazione: Ago 2002
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Merlin
Member
Member # 8973
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posted 26. Aprile 2007 18:23
la mia esperienza/impressione e' che i danni si fanno soprattutto elaborando in un mondo esclusivamente digitale i suoni analogici...
A mio avviso cio' che nasce in digitale "sopporta" meglio di finire in digitale...
non chiedetemi il motivo... forse la musica e' fatta anche di "vibrazioni" che vanno oltre ai numeri...
forse anni di ascolti di un certo tipo ci hanno condizionato gusto e orecchie...
chissa' !!!
ciao
Messaggi: 2175 | Data Registrazione: Feb 2007
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mamabil
Member
Member # 3714
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posted 26. Aprile 2007 18:25
Questo continuo dibattere sulla qualità di tutto digitale piuttosto che tutto analogico o digitale peggio di analogico, mi fa pensare a tutte le situazioni professionali dove la diatriba analogico/digitale è altrettanto forte.
Per esempio la fotografia. Si sta sempre più spostando verso macchine digitali, eppure per avere qualità paragonabili alla pellicola bisogna parlare di costose reflex da 10000-15000 euro e più. Nonostante questo, in giro si trovano foto digitali su tutte le riviste, insomma ci sono tanti professionisti che lavorano cosi, producendo lavori di qualità. La versatilità di questo mondo ha qualcosa di cosi attraente che perfino i fotografi più incalliti non vi rinunciano, basti pensare all'immediatezza di una gestione su computer di archivi con centinaia di foto, la possiblità di fotoritocco, dispositivi di storaggio, assenza di pellicola.
Nel mondo musicale vi sono tutta una serie di analogie, in primis tutto ciò che concerne la flessibilità e la praticità del mondo digitale. Ma anche questioni legate al prezzo. Una scheda audio è fatta di componenti fisici, quelli che servono a convertire AD DA. Il nodo fondamentale che può degradere il segnale e quindi quello che può far sentire differenze anche al solo ascolto. Di conseguenza una scheda da pochi euro è spesso la prima vera responsabile di un suono per molti poco piacevole. Non è una novità sentire amici che hanno piazzato un ampli a valvole all'uscita della scheda audio, risultando poi estremamente sodisfatti del calore, profondità, stereofonia aggiunte da quest'ultimo. Evidente che sarebbe più saggio puntare a convertitori con una qualità superiore, piuttosto che pretendere miracoli da centoediecieuro o inutili e deleteri accrocchi che impastano il suono.
In conclusione, l'analogico è certamente un gran bel sentire, quando si può e si sa spendere bene, perchè di ciofeche se ne trovano tante anche dientro belle manopole croamate. Il digitale se ben gestito può non esser da meno. Ma pretendere che con esperienza insufficiente o a volte casalinga (confrontato principalmente con lavoro di mesi accanto ad ingegnieri esperti), mezzi non all'altezza (stadi di conversione scadenti, monitor e studio poco professionali), si possa tirar fuori un brano da hit parade, allora è come pretendere di dipingere il giudizio universale sulla parete di casa propria, dopo aver provato a dipingere per qualche anno con i corsi De Agostini.
I due mondi sono fatti per coesistere, ma anche per essere utilizzati a se stanti. La possibilità di raggiungere risultati al top esiste anche per il solo digitale, convincersi del contrario è la miglior scusa per non affermare di non essere riusciti a far suonare il digitale. Il fatto che con macchine certe macchine analogiche si abbia subito un buon riscontro risiede nello stesso principio per cui con una ferrari si arriva prima a 100Kmh rispetto ad una macchina di serie, senza mai dimenticare che anche per il digitale esiste la ferrari...
Messaggi: 5042 | Data Registrazione: Mar 2004
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voltron
Junior Member
Member # 4408
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posted 26. Aprile 2007 18:56
Mi trovi daccordo ,anche io sono appassionato di macchine analogiche anche se per alcuni editing non posso fare a meno di un computer,al di la di questo e' singolare il fatto che anni di lavoro in digitale ad esempio come dici tu non bastano per arrivare al solo passaggio in un buon mixer..e questo la dice lunga...ho potuto provare la stessa cosa con alcune macchine da mastering..
"Per esempio la fotografia. Si sta sempre più spostando verso macchine digitali, eppure per avere qualità paragonabili alla pellicola bisogna parlare di costose reflex da 10000-15000 euro e più. Nonostante questo, in giro si trovano foto digitali su tutte le riviste, insomma ci sono tanti professionisti che lavorano cosi, producendo lavori di qualità. La versatilità di questo mondo ha qualcosa di cosi attraente che perfino i fotografi più incalliti non vi rinunciano, basti pensare all'immediatezza di una gestione su computer di archivi con centinaia di foto, la possiblità di fotoritocco, dispositivi di storaggio, assenza di pellicola."
Hai presente a volte succede che avendo di piu' da una parte se ne ha di meno dall'altra?.. E mi viene da dire che ci sono fotografi che fanno ottime foto in digitale..ma come tu per eguagliare una certa qualita' ci vogliono migliaia di €.....e a sto punto mi comprerei na macchina analogica...ma come dicevo sopra da una parte hai dall'altra togli...beh io se devo dirti a volte noto produzioni del passato registrate su bei banchi e poi su nastroni..che hanno una miglior qualita'..un miglior sound..un colore diverso..non so...ho paura che da una parte stiamo guadagnando qualcosa...ma dall'altra la musica ne perde...e guardo anche a standard tipo mp3 sempre piu' diffusi dove di certo non si fa vessillo di qualita'!!!a cosa ci portera' la cosa? Ciao
Messaggi: 223 | Data Registrazione: Ott 2004
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mamabil
Member
Member # 3714
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posted 26. Aprile 2007 19:18
quote: Originally posted by voltron: ...beh io se devo dirti a volte noto produzioni del passato registrate su bei banchi e poi su nastroni..che hanno una miglior qualita'..un miglior sound..un colore diverso..non so...ho paura che da una parte stiamo guadagnando qualcosa...ma dall'altra la musica ne perde...e guardo anche a standard tipo mp3 sempre piu' diffusi dove di certo non si fa vessillo di qualita'!!!a cosa ci portera' la cosa? Ciao
Certo, la compressione audio e l'ascolto di bassa qualità sembrano essere la "novità" di questo tempo. Direi che insieme a questo anche la passione per le novità sia diversa. Almeno secondo i raffronti che faccio io con la vecchia musica che risacolto ancora oggi. Penso a Pink floyd, penso a brani indelebili e li confronto con una montagna di ascolta e getta di oggi.
Per quanto riguarda la possibilità di far musica, se facessimo il paragone con il passato, verrebbe fuori qualcosa di eclatante, la possibilità di avere in casa uno studio di qualità eccellente, roba che qualche lustro fa era per soli ricchi o produttori...
Messaggi: 5042 | Data Registrazione: Mar 2004
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cubaser
Member
Member # 5766
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posted 26. Aprile 2007 19:20
scusate, ma stiamo parlando di seghe mentali. chi di voi giudicherebbe un quadro dal materiale con cui è fatta la cornice? o un libro dalla foto di copertina? ci stiamo dimenticando che un brano piace o meno perchè è "quel" brano, non perchè è registrato attraverso un banco neve. che ci sia uno standard di ascolto è quantomeno opinabile, basta vedere a che qualità viene ascoltata mediamente la musica oggi. per cui tutti questi discorsi da addetti ai lavori sono appunto da addetti ai lavori. ai fruitori non gliene importa un fico secco con quale compressore è stato fatto il mastering. i lavori fatti su nastro trent'anni fa sono per certi versi raccapriccianti, come dinamica , separazione stereofonica, nitidezza, risposta in frequenza (non so se un lp raggiunga i 14.000 hz, ma ne dubito), le batterie sono di cartone, sentiti con le orecchie e le pretese di oggi (naturalmente le orecchie degli "addetti ai lavori"). però i vecchi brani dei gruppi storici continuano e continueranno ad essere amati e ascoltati nonostante la povertà sonora, cosa che non si può certo dire della produzione media di oggi. al centro ci deve essere il brano e l'idea, il vestito conta relativamente.
Messaggi: 17863 | Data Registrazione: Giu 2005
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